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La protesta: “Strisce blu, multato mentre cercavo il parchimetro”

21 giugno 2019 | 12:46
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La protesta: “Strisce blu, multato mentre cercavo il parchimetro”

Il signor Carlo Col: “Ho parcheggiato in via Che Guevara. L’accertatore mi ha elevato la contravvenzione nei due minuti che trovavo la colonnina per pagare”

REGGIO EMILIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo le rimostranze di un lettore, il signor Carlo Col, relativamente a una multa che gli è stata appioppata dopo aver parcheggiato la sua auto negli stalli blu a pagamento di via Che Guevara.

Via Che Guevara ore 8.56 (orario da verbale): parcheggio la mia auto in uno degli stalli blu liberi della via. Mi accorgo che l’accertatore della sosta è lì a circa venti metri da me. Io noto lui, lui si accorge di me. Scendo dall’auto per cercare il primo parchimetro disponibile, mi sembra di scorgerne uno sull’altro lato della strada e quindi attraverso, ma mi sbaglio. Il parchimetro è posizionato in realtà sul lato della strada in cui ho parcheggiato.

Faccio appena in tempo a riattraversare la strada, (saranno passati 50 secondi al massimo) che mi ritrovo l’accertatore della sosta davanti alla macchina intento a compilare un verbale in fretta e furia, al che incredulo chiedo: “Non mi starà facendo la multa vero?”. E lui: “Sì sì, l’auto è qui da almeno dieci minuti”.

Ancora più incredulo e convinto di essere chiaramente vittima di un’ingiustizia, lo informo che sto chiamando la polizia per chiarire la situazione anche con loro ma niente, non c’è verso di fargli cambiare idea. Mi lancia il verbale sul parabrezza e, vedendomi effettivamente telefonare, scappa via con la sua auto di servizio.

Nel frattempo la polizia mi rimanda alla municipale, dalla quale decido di andare personalmente. In caserma parlo dell’accaduto con un’agente che si dimostra poco sorpresa del mio racconto, asserendo lei stessa di essersi trovata in situazioni analoghe e che mi suggerisce la possibilità di fare ricorso in prefettura.

Credo che sarà esattamente ciò che farò, consapevole del fatto che “lo sbattimento“ e i costi delle raccomandate saranno pari se non più alti al costo della multa stessa, ma credo anche sia importante dare un segnale anche perchè, attenzione, non si tratta di un caso isolato a Reggio. Mi è bastata infatti una semplice ricerca in rete per apprendere che altri cittadini in passato hanno già subito trattamenti simili.

Non so chi esattamente cerchi di rimpinguare le proprie casse con questi metodi: le amministrazioni comunali, o le società che gestiscono gli stalli. Ma è chiaro che gran parte di queste multe alla fine vengono pagate perché non si ha la voglia nè il tempo di andare fino in fondo. E questo, chi ha interesse a incassare lo sa bene…