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Inchiesta su minori, centrodestra scatenato: “Chiarire e fare pulizia”

27 giugno 2019 | 20:09
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Inchiesta su minori, centrodestra scatenato: “Chiarire e fare pulizia”

Da Lega, Forza Italia, Fdi atti e indignazioni a tutti i livelli

REGGIO EMILIA – Il welfare di Reggio Emilia e’ sotto accusa. L’inchiesta della Procura reggiana “Angeli e Demoni” sui presunti illeciti commessi dai servizi sociali della val d’Enza nell’affidamento dei minori, che registra anche l’arresto del sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, scatena una valanga di reazioni a tutti i livelli nei partiti politici di centrodestra. Interrogazioni parlamentari e in Regione, richieste di controlli accurati e di massima severita’ delle pene per chi vedra’ accertate le sue responsabilita’, sono solo alcune delle posizioni espresse dagli esponenti locali, emiliano-romagnoli e nazionali di Lega, Udc, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Per Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc, e’ una vicenda che “appesantisce il cuore. Fare l’elettroshock e il lavaggio del cervello a dei bambini e’ veramente criminale. Il sistema dell’affido va rivisto perche’ sono troppi i campanelli di allarme inascoltati. Servono professionalita’ e prevenzione. E servono pene esemplari perche’ sia reso responsabile di questo orrore”. Il sottosegretario leghista Lucia Borgonzoni, informa: “Grazie al ministro Fontana e al gruppo Lega abbiamo gia’ depositato la proposta di legge per istituire la commissione d’inchiesta sulle comunita’ familiari che accolgono minori. Alla luce di quanto emerso oggi chiedo al Comune di Bologna di attivare preventivamente ogni strumento possibile per avviare un controllo capillare di tutte le realta’ presenti in citta’ e non solo. Mai nessuno deve azzardarsi a toccare un bambino”.

Sempre dal Carroccio il capogruppo in Assemblea legislativa Stefano Bargi e il parlamentare Gabriele Del Monte riportanto “per gli inquietanti parallelismi, all’inchiesta giornalistica ‘Veleno che ha fatto luce sull’allontanamento di sedici bambini dalle loro famiglie naturali, nella bassa modenese negli anni ’90. Bambini che, una volta adulti, avrebbero raccontato di essere stati indotti a inventare i fatti per i quali le famiglie vennero poi accusate”. Anche per questo “tutte le Istituzioni, in un sussulto di dignita’, oggi hanno il dovere di non far cadere il silenzio su questa e su altre vicende simili. Va fatta “pulizia” immediata, avviando ogni verifica del caso”.

Per Bargi, tra l’altro, “e’ inutile nascondersi dietro ad un dito: i servizi sociali, cosi’ come le case famiglia e tutti gli attori che dovrebbero supportare le famiglie e che invece in questo caso le distruggevano, afferiscono all’area politica che nei nostri territori ha sempre gestito le amministrazioni, intessendo peraltro strettissimi legami con il terzo settore”. La Regione “faccia chiarezza sulla onlus torinese coinvolta nell’inchiesta sui servizi sociali della Val D’Enza, metta in campo un sistema di controlli e valuti di costituirsi parte civile dal momento che la vicenda comportera’ certamente anche eventuali risarcimenti per le vittime, le famiglie e i minori”, chiedono per parte loro i consiglieri regionali Giancarlo Tagliaferri, Michele Facci e Fabio Callori di Fratelli d’Italia.

Una “commissione parlamentare di inchiesta sulle comunita’ familiari che accolgono i minori” e’ la proposta della deputata leghista parmense Laura Cavandoli, secondo cui “se tutte le Regioni avessero dati aggiornati sulle case famiglia e li confrontassero episodi gravissimi come questi potrebbero essere facilmente individuati e prevenuti”. I fari di Forza Italia, con il capogruppo in Regione Andrea Galli e la deputata Ylenia Lucaselli puntano invece sulla Onlus di Torino coinvolta nell’inchiesta, la “Hansel e Gretel” di cui si chiede se offra consulenza ad altre amministrazioni emiliano-romagnole.

L’indagine dei Carabinieri di Reggio Emilia “conferma tutte le anomalie sulla gestione dei minori che avevo ripetutamente sollevato in Parlamento e in particolare nella mia qualita’ di sottosegretario con delega alla famiglia in relazione alle attivita’ dei servizi sociali di Mirandola”, dichiara Carlo Giovanardi (Idea, Popolo e Liberta’). “Qualche mese fa- continua- ho depositato in Procura a Modena dettagliato esposto sulla vicenda dei quattro minori sottratti a suo tempo alla famiglia Covezzi e tuttora convinti di essere stati vittime di riti satanici malgrado l’assoluzione dei genitori. Mi aspetto di essere sentito al piu’ presto dalle autorita’ per arrivare finalmente a dare una risposta agli inquietanti interrogativi su come venivano gestiti i minori sottratti alle loro famiglie”.