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Inchiesta su appalti, dirigenti comunali indagati per turbativa d’asta

14 giugno 2019 | 17:13
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Inchiesta su appalti, dirigenti comunali indagati per turbativa d’asta

Il difensore D’Andrea: “Secondo la procura, in sostanza, avrebbero fatto dei bandi su misura, ma il mio assistito ha sempre rispettato la legge”. L’avvocato Cataliotti: “I miei clienti sono tranquilli”. L’assessore Tutino: “Mai esercitato forme di condizionamento di una gara”

REGGIO EMILIA – I dirigenti comunali sono tutti indagati per turbata libertà degli incanti. E’ questo che si legge nel decreto di perquisizione che è stato consegnato ai loro avvocati. Uno di questi, Ernesto D’Andrea, difensore dell’ex dirigente alla mobilità Alessandro Meggiato (ora in Regione con lo stesso ruolo, ndr), dice a Reggio Sera: “Secondo la procura, in sostanza, avrebbero fatto dei bandi su misura, ma il mio cliente è tranquillo perché mi ha detto che lui ha sempre applicato le leggi”.

Gli altri reati ipotizzati dalla procura all’interno dell’indagine, ovvero quelli di falsità ideologica del pubblico ufficiale, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e corruzione, al momento non figurano nei decreti di perquisizione, anche se non è detto che non possano essere formulati in un secondo momento a carico degli attuali indagati o di indagati futuri che non è improbabile che compaiano in un’inchiesta così complessa.

Gli indagati
Ad essere indagati lo ricordiamo, ci sono l’ex vicesindaco Matteo Sassi e l’ex assessore alla mobilità, Mirko Tutino. Oltre agli ex membri dell’esecutivo Vecchi, i dirigenti Roberto Montagnani (ufficio appalti), Silvia Signorelli (responsabile dell’unità acquisti), Paola Cagliari (Istituzione scuole e nidi), Ermes Torreggiani (ingegeneria e manutenzioni), Alessandro Meggiato (ex dirigente alla mobilità, ora dirigente in Regione a Mobilità, traffico e trasporto), Santo Gnoni (dirigente ufficio legale).

Gli studi legali finiti invece sotto la lente delle Fiamme Gialle sono stati quelli dell’avvocato Paolo Coli, dell’avvocato Matteo Fortelli e dell’avvocato Roberta Ugolotti. Indagato anche Raffaele Leoni, oggi presidente dell’Asp, politico di lungo corso del Pd, assessore provinciale per 9 anni, tra il 1995 e il 2004, con deleghe a lavoro e scuola.

L’avvocato Cataliotti: “I miei clienti sono tranquilli”
Quello eseguito ieri dai sostituti procuratori è uno sequestro probatorio che sarà convalidato successivamente dal giudice. L’avvocato Liborio Cataliotti, che difende i dirigenti Gnoni, Montagnani e Signorelli, indagati pure loro per turbativa d’asta, dice: “I miei clienti sono tranquilli, anche se, per ora, non hanno avuto diritto di accesso agli atti. Il sequestro riguarda atti di natura amministrativa che riguardano i vari bandi. A me le procedure che hanno seguito mi sembrano assolutamente corrette e valutate già dalla giustizia amministrativa come nel caso del bando per l’asilo Maramotti. Rimando ogni altra valutazione quando avrò ascoltato il testo delle intercettazioni”.

L’assessore Tutino: “Mai firmato nessun atto e mai esercitato nessuna forma di condizionamento di una gara”
L’assessore Mirko Tutino, difeso dall’avvocato Francesca Corsi, dice a Reggio Sera: “Sono indagato per turbamento di libero incanto: si tratterebbe del condizionamento della gara attraverso forme di pressione indebite. Tutte cose che io sono ben distante dall’avere fatto. Non ho mai firmato nessun atto e mai esercitato nessuna forma di condizionamento di una gara. Ieri hanno voluto verificare se avessi degli appunti, atti o documenti relativi a questo pubblico incanto, ovvero quello relativo alla sosta del Consorzio Tea, l’unico che mi è stato notificato. Hanno chiesto, durante la perquisizione, appunti, atti e documenti relativi all’affidamento della sosta”.

Ricordiamo gli ambiti in cui è scattata l’inchiesta e i bandi e gli appalti che sono finiti nel mirino della procura

Nomina direttore Asp e manutenzione impianti
Le attenzioni della procura si sono rivolte alla nomina del direttore dell’Azienda pubblica di servizi alla persona e all’affidamento a Gesta Spa, società del gruppo Coopservice, che ha ottenuto il servizio vincendo un appalto del valore di undici milioni e 800mila euro, secondo quanto risulta da una determina dirigenziale, del servizio energia, conduzione e manutenzione degli impianti di climatizzazione ed idrico-sanitari negli immobili di pertinenza del Comune di Reggio, per un periodo che va dal 1° ottobre 2016 al 30 settembre 2022.

La sosta
Sotto la lente dei magistrati è finito anche l’affidamento al Consorzio Tea, controllato al 90% da Til (la società che organizza e gestisce i servizi di mobilità collettiva pubblica e privata, partecipata al 100% dal Consorzio Act), della gestione delle aree di sosta comunali e del trasporto scolastico.

La gestione dell’asilo Maramotti e la rimozione veicoli
Nel mirino della procura sono finiti anche la gestione dell’asilo nido “Maramotti” che è affidato alla cooperativa Panta Rei e la rimozione di veicoli e ripristino della sicurezza stradale che è affidata, da anni, all’Autofficina Corradini.

I servizi legali
Per questo motivo sono stati perquisiti gli uffici del Servizio legale del Municipio, guidato dall’avvocato Santo Gnoni. Alle perquisizioni, autorizzate dal Gip, hanno partecipato i sostituiti procuratori Stignani, Salvi e Berardi e, a tutela degli indagati, come prevede la legge, la presidente dell’Ordine degli avvocati reggiani, Celestina Tinelli e la vice Rosanna Beifiori. Perquisito lo studio dell’avvocato amministrativista Paolo Coli.