Comune, ora scatta il toto-giunta: chi esce e chi entra

11 giugno 2019 | 10:00
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Comune, ora scatta il toto-giunta: chi esce e chi entra

Lasciano Mirko Tutino, Natalia Maramotti e Matteo Sassi. Confermati Valeria Montanari, Raffaella Curioni e Daniele Marchi. Potrebbero entrare Lanfranco De Franco, Carlotta Bonvicini e Layla Yusuf. Ma ci sono anche la Rabitti e Tria

REGGIO EMILIA – E’ gia’ iniziato a Reggio Emilia il “toto nomine” degli assessori che faranno parte della nuova squadra di governo del sindaco Luca Vecchi. Le indiscrezioni danno per confermati Valeria Montanari alla Cura dei quartieri e alla Citta’ digitale, Raffaella Curioni alla Scuola e Daniele Marchi al Bilancio, incarico per cui pero’ e’ gettonato anche Andrea Capelli, ex capogruppo comunale del Pd in sala del Tricolore che non si e’ ricandidato ma si e’ speso per la campagna elettorale. In uscita invece Mirko Tutino, che da marzo e’ rientrato nel Pd, Natalia Maramotti e il vicesindaco Matteo Sassi.

Per le new entries in giunta, uno dei nomi maggiormente accreditati e’ quello di Matteo Iori, ex presidente della cooperativa Papa Giovanni XXXIII, eletto in lista col Pd. Secondo i rumors altri ingressi potrebbero arrivare dalle liste civiche che hanno sostenuto Vecchi, portandogli in dote al primo turno circa il 10% dei voti. I nomi sono quelli di Lanfranco De Franco di Reggio e’ (a volte dato anche come futuro presidente del Consiglio comunale) Carlotta Bonvicini della lista verde Immagina Reggio (per l’Ambiente) e Layla Yusuf, esponente di +Europa, che dopo essersi candidata alle elezioni europee potrebbe raccogliere il testimone di Serena Foracchia sulle politiche della “citta’ internazionale”.

Molto quotata anche Annalisa Rabitti, che con 1.345 preferenze nella lista del Pd e’ stata la piu’ votata in assoluto delle elezioni comunali. Un posto in giunta – forse come assessore alla Legalita’ – potrebbe averlo anche Nicola Tria, consigliere dem ed ex presidente della Camera penale di Reggio. Gli assessori nel nuovo mandato dovrebbero essere 9, uno in piu’ del precedente (fonte Dire).