Botte e minacce alla moglie davanti ai figli: denunciato

22 giugno 2019 | 13:20
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Botte e minacce alla moglie davanti ai figli: denunciato

Un 35enne per tre anni ha maltrattato la moglie ed è arrivato perfino a dirle, davanti ai carabinieri: “Ovunque andrai ti ammazzerò”. E’ stato sottoposto all’obbligo di dimora

SAN POLO (Reggio Emilia) – Per tre anni ha picchiato, preso a pugni, minacciato e vessato la moglie anche davanti ai figli piccoli, e persino quando i carabinieri sono intervenuti per fermarlo l’ha apostrofata: “Ovunque andrai ti ammazzero’… Ti trovero’ e ti portero’ via con una cassa da morto”. Si tratta di un 35enne reggiano ora sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Un provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri. Le accuse sono maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza privata.

Secondo le indagini, infatti, l’uomo dal 2016 sarebbe autore di continue vessazioni fisiche e psicologiche alla moglie anche davanti ai figli (uno di pochi mesi) lasciandosi andare a eccessi d’ira e colpendo compagna con schiaffi, pugni, testate contro il muro e minacce di morte. Il giorno della festa delle donne le ha persino puntato un coltello e in piu’ occasioni le ha detto che l’avrebbe uccisa se fosse andata via di casa.

L’intervento dei carabinieri di San Polo, dunque, ha posto fine alle angherie alcuni giorni fa dopo l’ennesima violenta aggressione. Strattonata, presa a pugni in faccia e alla testa (per lei prognosi di 21 giorni) perche’ esausta dalle continue violenze, ha detto al marito che se sarebbe andata viacon i figli. E il marito, in questo caso, e’ arrivato a colpire anche il bimbo che la donna teneva in braccio cagionandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Sono trenta, invece, i giorni di prognosi per danni psicologici causati all’altra figlia. La Procura reggiana ha chiesto e ottenuto dal tribunale per l’uomo l’obbligo di dimora che ieri e’ stato eseguito dai carabinieri. La donna con i suoi figli e’ andata a vivere in un altro Comune.