Bilancio in utile per Boorea

7 giugno 2019 | 16:53
Share0
Bilancio in utile per Boorea
Bilancio in utile per Boorea
Bilancio in utile per Boorea

Esercizio positivo per la finanziaria delle coop di Reggio, Parma e Piacenza. Il presidente Bosi: “La nostra mission coniuga con la finanza, la cultura, la solidarietà e la memoria, valori che nella nostra ottica diventano anche leve per la crescita”

REGGIO EMILIA – C’è il segno più nel bilancio d’esercizio 2018 di Boorea Sc. La finanziaria cooperativa dell’Emilia-Ovest nei giorni scorsi ha riunito i soci e approvato il documento che si è chiuso con un piccolo, ma assai significativo utile (+12.500 euro). Importante proprio perché generato dalla gestione caratteristica della società. L’utile netto è maturato quindi al termine di un esercizio non condizionato sul piano reddituale da operazioni di carattere straordinario.

Sono 206 oggi le coop socie di Boorea Emilia Ovest, società di riferimento per il mondo cooperativo delle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Boorea presenta una decisa solidità patrimoniale (quasi 20 milioni di euro) e una buona liquidità (circa 2 milioni), caratteristiche che consentono di guardare al futuro con ottimismo e di poter intraprendere anche operazioni di buona rilevanza.

“Il nostro Cda – spiega Luca Bosi, presidente di Boorea – in questi anni ha dovuto gestire situazioni complesse e per certi versi anche inedite. Oggi, dopo qualche stagione difficile, possiamo ritornare a perseguire appieno la nostra mission. Siamo una realtà economica unica che va da Reggio a Piacenza ed interpreta pienamente l’area vasta e le sua potenzialità. Unica anche perché la nostra mission coniuga con la finanza, la cultura, la solidarietà e la memoria, valori che nella nostra ottica diventano anche leve per la crescita. Crediamo che la cooperazione sia uno strumento utile al nostro territorio ma anche a chi è lontano da noi geograficamente”.

Con i rendimenti degli investimenti, rappresentati ormai in misura minore da immobili (2 milioni di euro) e in misura decisamente prevalente (oltre 14 milioni di euro), da prestiti allo sviluppo e finanziamenti in quota capitale investiti nella finanza cooperativa e in decine di imprese cooperative di dimensioni medio-piccole, attive soprattutto nel sociale, Boorea nel 2018 ha coperto i modesti costi operativi, mantenuti snelli nel rispetto di una cultura gestionale finalizzata e evitare gli sprechi, e ha generato un utile. I rendimenti dei finanziamenti concessi da Boorea alle imprese associate sono bassi, perché obiettivo strategico della cooperativa è quello di garantire ai soci l’accesso al credito a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle reperibili sul mercato privato.

Boorea inoltre tra il 2017 e il 2018 ha attivato finanziamenti come socio sovventore o finanziatore per circa 200 mila euro verso quattro WBO – nuove società cooperative nate con la partecipazione del lavoro e del capitale dei soci lavoratori – come Methis Office Lab, Panificio Cooperativo, Fornace di Fosdondo ed Aluminium Tec, imprese che oggi danno lavoro a circa 100 persone.

Per quanto concerne la mission storica, quella della solidarietà, nel 2018 Boorea ha erogato a vari beneficiari circa 100.000 euro tra risorse proprie e donazioni raccolte col fund raising.

Ben 20.000 euro sono stati raccolti per la campagna Reggio for Syria, anche grazie alla tradizionale Grande Cena, dedicata nel 2018 a Siria e Brasile, giunta alla 19esima edizione, ed è proseguito il sostegno al progetto Mus-e di educazione alla multiculturalità attraverso l’arte nelle scuole reggiane a forte presenza multietnica. Tra i destinatari del sostegno di Boorea, sono rimasti privilegiati gli ambiti della memoria, con il sostegno al Festival teatrale di Resistenza del Museo Cervi e ai viaggi ad Auschwitz di Istoreco, la cultura con il supporto a Fotografia Europea, al Teatro Sociale di Gualtieri, alla storica Libreria del Teatro e alla Fondazione Sarzi, e l’internazionalizzazione, con il corso di Geopolitica con Lucio Caracciolo, la Summer School sugli Stati Uniti d’America promossa insieme a cinque università italiane, e la mostra sul leader ambientalista Alex Langer.