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Tombolata con le drag queen per la chiusura della campagna di De Lucia

23 maggio 2019 | 16:56
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Tombolata con le drag queen per la chiusura della campagna di De Lucia

Venerdì alle 21.30 il Bingo al circolo Arci Gardenia con Sasha e Candy Dash. I quattro progressisti Dem promettono casa per vittime coming out e omofobia

REGGIO EMILIA – “In questa legislatura si ripetera’ il gay pride e si lavorera’ per costruire una casa arcobaleno per aiutare i ragazzi e ragazze scappati di casa dopo il coming out in famiglia o vittime di omofobia”. Parola dei “progressisti” del Partito democratico di Reggio Emilia, cioe’ i candidati al Consiglio comunale Dario De Lucia (31 anni, gia’ consigliere comunale della sinistra Pd), Fabiana Montanari (27 anni, gia’ presidente di Arcigay), Francesca Perlini (dirigente nazionale di Arci cultura) e Giuliano Quaiotti (metalmeccanico iscritto alla Fiom).

“Non abbiamo intenzione di lasciare ai nostri figli una comunita’ dove possono avere il rischio di essere discriminato. Non sappiamo se quel bambino ci dira’ se e’ gay o se sposera’ una ragazza immigrata. Ma qualsiasi sara’ il suo futuro vogliamo consegnare a lui una citta’ e una societa’ migliore”, dicono i quattro candidati, che hanno fatto una campagna elettorale congiunta distribuendo oltre 50.000 materiali e condotta “alla vecchia maniera” con porta a porta, banchetti nelle periferie e iniziative extra Pd.

Una corsa che, si chiude invece controcorrente venerdi’ al circolo Arci Gardenia, con un Bingo (dalle 21.30) condotto dalle drag queen Sasha e Candy Dash (in giornata i progressisti saranno la mattina in Piazza Prampolini e il pomeriggio in piazza del Monte con diretta Facebook sulla pagina di De Lucia alle 19.30).

“Non dobbiamo avere alcuna paura dei leghisti e dei neofascisti. Se ci date fiducia noi vinceremo al primo turno”, ribadiscono De Lucia, Perlini, Quaiotti e Montanari, che se entreranno in sala del Tricolore si occuperanno rispettivamente di bilancio e piano casa, cultura, sport e partecipazione e diritti civili. Fronti su cui le proposte non mancano, indirizzate in particolare a famiglie e giovani.

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L’impegno e’ in primo luogo “a tenere le tasse comunali e bollette di Iren bloccate” dopo la riduzione della Tari del 2018. Segue il piano casa, basato su affitti a canone agevolato e l’acquisto del Comune di parte dei 2.200 immobili sfitti in citta’, per destinarli a giovani coppie, famiglie e pensionati in difficolta’. Nel programma dei “progressisti dem” anche il tema della conciliazione dei tempi di vita delle famiglie, in particolare delle donne lavoratrici, e della mobilita’ pubblica e green: “Entro il 2024 ogni cittadino dovra’ raggiungere a piedi o in bicicletta al massimo in 5 minuti una fermata del trasporto pubblico locale e un parco urbano”.

Non saranno trascurati, infine, i centri sociali, ritenuti “poli essenziali per tenere i rapporti con le persone dopo la scomparsa delle circoscrizioni”.