Editoriale

Salvini non sfonda nella Stalingrado dell’Emilia

28 maggio 2019 | 07:33
Share0
Salvini non sfonda nella Stalingrado dell’Emilia

La Lega Nord agguanta un ballottaggio con un esito già scontato a favore di Vecchi il 9 giugno e non strappa neanche un Comune al centrosinistra. Flop dei Cinque stelle

REGGIO EMILIA – L’Armata di Salvini non sfonda in quella che qualcuno ha già ribattezzato la Stalingrado dell’Emilia. La Lega Nord agguanta un ballottaggio con un esito già scontato a Reggio Emilia dove il sindaco uscente Luca Vecchi (49,13%) ha oltre 20 punti percentuali in più rispetto al suo sfidante Roberto Salati (28,22%) e non passa nemmeno a Modena dove Muzzarelli vince al primo turno con il 53,4%.

E’ improbabile che Salati possa recuperare questo svantaggio, considerando che difficilmente l’elettorato grillino lo voterà e che, al massimo, potrebbe contare sul 5% dei voti di Alleanza Civica della Rubertelli (ottimo il suo 5,48 che la fa diventare la quarta forza politica del Comune) che certo non gli bastano per recuperare lo svantaggio. Vecchi, da parte sua, non ha nemmeno bisogno di cercare alleanze (anche perché avrà già il suo da fare dopo quando dovrà premiare le cinque liste che hanno appoggiato il Pd in queste elezioni, ndr). Gli basta ripresentarsi il 9 giugno e riprendere il suo cammino dove lo aveva lasciato.

Il deputato della Lega, Gianluca Vinci, e la sua creatura Salati possono cantare vittoria avendo ottenuto il risultato storico di aver mandato un sindaco del centrosinistra al ballottaggio a Reggio, ma il merito, a dirla tutta, è più del grande successo della Lega a trazione Salvini che loro. Se il centrodestra avesse messo in campo, non ce ne voglia, un candidato meno improbabile di Salati, avrebbe perfino avuto chanche di vincere in questa tornata elettorale.

Vecchi, invece, può rallegrarsi di avere ottenuto un risultato su cui, come ha detto, ci avrebbe messo la firma un mese fa, anche se lascia sul terreno 7 punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Anzi, per lui vincere al ballottaggio potrebbe perfino essere meglio dato che si porterebbe a casa il premio di maggioranza del 60% dei consiglieri comunali, mentre vincendo al primo turno, con una maggioranza risicata, avrebbe passato cinque anni sul filo del rasoio in consiglio comunale.

Il grande sconfitto di questa campagna elettorale è invece il M5S che, fermandosi appena al 14,71%, ottiene un risultato molto deludente e ben al di sotto delle aspettative.

Ma diamo uno sguardo anche ai risultati in provincia. Anche qui la Lega non sfonda. Gli ottimi risultati delle Europee non si sono trasformati in voti sul territorio, dato che molti elettori, evidentemente, hanno votato diversamente nei due contesti. E così il centrodestra trainato dalla Lega non porta a casa nessun Comune del territorio. Il centrosinistra perde Bagnolo, ma solo per divisioni interne, si incarta nel ballottaggio a Casalgrande in un derby interno e perde Vezzano a favore di una lista civica. Poca roba in confronto a quello che è successo da altre parti.

Paolo Pergolizzi