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Salvini-Di Maio, scontro su abuso ufficio e sicurezza

23 maggio 2019 | 19:30
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Salvini-Di Maio, scontro su abuso ufficio e sicurezza

Di Maio attacca sulla proposta di Salvini di eliminare l’abuso d’ufficio: “Stronzate, ma governo va avanti”. E insiste sul decreto famiglia: “Non posso aspettare dicembre”. Garavaglia: “Se resta, un miliardo andrà a calo deficit”

REGGIO EMILIA – In attesa delle europee, e dopo il rinvio del Cdm a dopo il voto, restano le tensioni nel governo. Salvini avverte: “Se alle urne la Lega risulterà primo partito in Italia e in Europa, la priorità sarà la flat tax”. Di Maio frena sull’abolizione del’abuso d’ufficio e accelera sul dl famiglie: “Non posso aspettare dicembre”, polemizzando con Garavaglia che vuole destinare al contenere l’aumento del deficit l’eventuale miliardo che avanzerebbe dal reddito di cittadinanza: ‘Ragiona da tecnico. Sul deficit la Lega è spaccata’. Poi attacca ancora il Carroccio: ‘Se sta chiedendo voti per sfiduciare Conte, lo dica agli italiani’. E Fraccaro assicura: ‘L’Iva non aumenterà’.

“Io chiedo il voto per cambiare l’Europa, non chiedo mezza poltrona in più. Certo se la Lega sarà il primo partito in Italia e in Europa’ la flat tax ‘sarà la priorità”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a ‘Radio anch’io’ rispondendo a chi gli chiedeva se la sua intenzione fosse quella di un rimpasto dopo il voto.

L’alleato Di Maio attacca sulla proposta di abolire l’abuso d’ufficio avanzata proprio da Salvini: “Se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Il prossimo passo quale sarà? Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!”. “Il reato di abuso d’ufficio esiste quando un incaricato di pubblico servizio, un dirigente o un politico ad esempio, nello svolgimento delle sue funzioni fa qualcosa che, intenzionalmente, procura a sé o ad altre persone a lui vicine un vantaggio ingiusto, arrecando ad altri dunque un danno. Volete un esempio? Un sindaco, un ministro, un presidente di Regione o un qualsiasi altro dirigente pubblico che fa assumere sua figlia per chiamata diretta, invece di convocare una selezione pubblica e dare a tutti la possibilità di ambire a quel posto di lavoro”, scrive Di Maio nel post.

Salvini tira dritto
“Assolutamente”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha confermato a ‘Radio Anch’io’ la volontà di cancellare il reato di abuso d’ufficio. “Io – ha sottolineato – voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci” ed invece oggi c’è “una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri, sistemare scuole, ospedali”. “Io non so cosa fanno Berlusconi, Renzi, Monti, di Maio – ha poi risposto Salvini a chi gli ricordava le polemiche scoppiate quando ci provò il Cavaliere a modificare il reato -, io faccio quello che ritengo sia giusto per gli italiani. Bisogna togliere burocrazia, togliere vincoli, aprire cantieri. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto allora mettiamo il cartello affittasi ai confini dell’Italia e ci offriamo alla prima multinazionale cinese che arriva. Se uno ruba – ha concluso – lo metto in galera, ma non possiamo per presunzione di colpevolezza bloccare tutto”.

Di Maio: decreto famiglie? Non posso aspettare dicembre
Per il decreto famiglie “non posso aspettare dicembre”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a ‘L’aria che tira’ su La7 commentando i rilievi del ministro dell’Economia Giovanni Tria sui soldi ‘avanzati’ dal reddito di cittadinanza da destinare al decreto famiglie. Con Tria, ha aggiunto “in un modo o nell’altro ci capiamo sempre, Tria fa bene a tenere i conti in ordine, poi ci sono decisioni politiche”. Di Maio ha spiegato che è stato creato “un fondo e ogni 4 mesi ci mettiamo i soldi non spesi: abbiamo calcolato 1 miliardo a fine anno”.

Garavaglia: “Se resta 1 miliardo andrà a calo deficit”
“Il miliardo che avanza, se avanza, dal Reddito di cittadinanza servirà a contenere l’aumento del deficit” e non per finanziare il decreto famiglia proposto dal vicepremier Luigi Di Maio. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia a 24Mattino su Radio 24 di Maria Latella e Oscar Giannino parlando delle misure da adottare, nella prossima legge di bilancio, per scongiurare le clausole Iva. “Questo – ha concluso Garavaglia – lo dicono le regole di contabilità”.