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Padovani (Lega): “Tragedia di Mirandola, ecco cosa produce la politica del vietato vietare”

21 maggio 2019 | 19:12
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Padovani (Lega): “Tragedia di Mirandola, ecco cosa produce la politica del vietato vietare”

Il candidato leghista al Parlamento europeo: “Ora basta “buonismo”, il nostro Paese deve tornare ad essere uno Stato di diritto, nel quale la legge viene applicata e fatta rispettare”

REGGIO EMILIA – “Aveva preso una multa qualche giorno fa e lui, per vendetta, ha dato fuoco alla sede della Polizia locale di Mirandola, procurando la morte a due signore oltre a mandare all’ospedale 16 persone intossicate. A quanto pare, dalle prime informazioni trapelate dalle Forze dell’ordine, il figuro che ha appiccato il fuoco è un giovane immigrato nordafricano. Anzitutto desidero esprimere la mia solidarietà alle famiglie delle vittime e alla Polizia locale di Mirandola, dopodiché non si può non definire questo “attentato”, perpetrato al cuore di una istituzione baluardo dell’ordine pubblico, come vile e vergognoso”.

Per Gabriele Padovani, candidato leghista al Parlamento europeo nella circoscrizione del Nord Est, “nella tragedia di Mirandola si evince anche una certa responsabilità della sinistra, la quale, come tutti regimi che volgono al declino, sta accentuando la propria vocazione illiberale cercando di nascondersi sotto il manifesti del “buonismo a tutti i costi”, e sostenendo la pericolosa deriva del pensiero unico che si sostanzia nel “vietato vietare”. Il che, nel concreto, si traduce nel diritto che va reclamando questa sinistra di essere “intollerante con gli intolleranti”. Peccato che i veri intolleranti siano quelli che vanno a pestare i poliziotti nelle piazze e impediscono i comizi sgraditi, e coloro, come questo immigrato nordafricano, che per ripicca nei confronti di una multa ricevuta, ha pensato di andare a incendiare la sede della Polizia locale. Qui si sta sorvolando sul fatto che esistano norme di legge che, in uno Stato di diritto, devono essere la base del vivere sociale e, soprattutto, devono essere rispettate”.

“E’ ora che la sinistra la finisca con questo antifascismo postumo e posticcio, usato da posizioni di potere, in assenza ormai secolare del fascismo, ormai morto e sepolto; questo antifascismo diventato un mestiere travestito da missione, una speculazione mascherata da rieducazione, è roba da vigliacchi e da mascalzoni. E’ una misera propaganda che produce effetti devastanti come la tragedia di Mirandola. Ora basta “buonismo”: il nostro Paese deve tornare ad essere uno Stato di diritto, nel quale le leggi vengono applicate e fatte rispettare. A cominciare dal diritto internazionale e della navigazione ” conclude Padovani.