Elezioni, giallo sull’appello al voto del candidato Bassi (Fi)

24 maggio 2019 | 14:50
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Elezioni, giallo sull’appello al voto del candidato Bassi (Fi)
Elezioni, giallo sull’appello al voto del candidato Bassi (Fi)
Elezioni, giallo sull’appello al voto del candidato Bassi (Fi)

Il forzista, capogruppo uscente degli azzurri, invia lettere in cui spiega il voto disgiunto. Poi, nell’esempio, appare una croce sul nome della Ognibene, la candidata del M5S. Lui: “Ho spiegato la modalità di voto perché gli elettori me lo chiedono. Non ho barrato il nome della pentastellata”

REGGIO EMILIA – “Gentile elettore, quale candidato al consiglio comunale di Reggio, confido in un suo voto da preferenza che potrà esprimere scrivendo il mio cognome sulla scheda elettorale azzurra come da fac-simile che allego, unitamente al mio programma iniziale. Potrà altresì esprimere un voto, per uno dei candidati a sindaco presenti sulla scheda elettorale, barrandone il nome”.

La lettera inviata a un residente del centro porta la firma dell’avvocato Claudio Bassi, capolista di Forza Italia in consiglio comunale, partito che, in coalizione con Fratelli d’Italia e Lega Nord sostiene il candidato sindaco del centrodestra Roberto Salati alle elezioni amministrative del 26 maggio. Quello che balza subito agli occhi, nella lettera, è che Bassi, uno dei veterani del consiglio comunale, non invita a votare Roberto Salati, come sarebbe normale, ma spiega all’elettore la procedura del voto disgiunto.

Ma non è finita qui. Allegato alla lettera c’è un fac-simile in cui, oltre alla preferenza per Claudio Bassi, appare, come esempio di voto disgiunto, la preferenza, una crocetta, su Rossella Ognibene, candidata del Movimento 5 Stelle, avversaria del centrodestra ed esponente di un Movimento che ha sempre negato qualsiasi possibilità di accordi con il centrodestra guidato da Salati. Una crocetta che, come poi verificato dal nostro giornale, su altre lettere inviate a cittadini del centro storico non compare.

Chiamato da Reggio Sera l’avvocato Claudio Bassi non smentisce di avere fatto riferimento, nella lettera inviata, alla possibilità del voto disgiunto, ma nega categoricamente di avere mai messo quella crocetta, sul fac-simile, a favore della Ognibene. Dice il capolista di Forza Italia: “Nel facsimile c’è scritto Bassi e quindi, automaticamente, il voto va a Salati. Il segno sulla Ognibene. Io non l’ho mai messo. Assolutamente. Perché allora parlo di voto disgiunto e non indico di votare direttamente Salati? Beh, perché c’è gente ai banchetti che mi ha chiesto come si fa il voto disgiunto e allora glielo spiego, ma io ho sempre detto di votare Salati. I grillini non esistono per me”.