Casalgrande, audio choc: “Spariamo un colpo in fronte ai comunisti”

22 maggio 2019 | 20:10
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Casalgrande, audio choc: “Spariamo un colpo in fronte ai comunisti”

Messaggio su WhatsApp attribuito al candidato leghista Villiam Rinaldi: “Prendiamo le armi, io ne ho tante”. Vaccari e Rossi: “Frasi inaccettabili”. L’esponente del Carroccio: “Mai pronunciato quelle frasi”

CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Sono quasi convinto che per togliere la sinistra bisogna che prendiamo le armi e io ne ho tante. E poi gli spariamo un colpo in fronte a testa, ma se adoperiamo le calibro 22 ci facciamo una s**a. Bisogna adoperare dei 9 x 21 Parabellum rinforzato. Allora forse facciamo qualcosa”.

Lo avrebbe detto Villiam Rinaldi, autotrasportatore sessantenne e candidato sindaco della Lega a Casalgrande, mandando un messaggio vocale a Davide Beltrami, portavoce della Lega a Scandiano. Non contento Rinaldi avrebbe aggiunto: “Con una testa così fai come quella di un cinghiale, non la passi mica. E allora per accopare i comunisti e toglierli dalla faccia terra bisogna sparargli a tutti”. Gli audio sono riportati dal sito on line 24Emilia.

In un altro messaggio, forse pentendosi di quanto detto, Rinaldi avrebbe aggiunto: “È meglio che mi calmi, “Dadda”, perché se no alla prima area di servizio mi fermo, qua verso Padova, vado dentro e il primo comunista me lo mangio dal nervoso che ho. È meglio che mi calmi», conclude l’uomo”.

Non è la prima volta che il candidato sindaco leghista di Casagrande usa toni violenti e potenzialmente minacciosi. In passato aveva scritto su Facebook: “Dopo un sondaggio ho capito che gli italiani non fanno con me una rivoluzione per paura dei processi eventuali. Bene cari compatrioti, una soluzione c’è, basta accoppare pure tutti i giudici – Avvocati e politicanti Paperoni”.

In altri casi, Rinaldi aveva pubblicato frasi inneggianti a Mussolini e al fascismo e se l’era presa con la comunità musulmana presente sul territorio. Adesso le frasi inviate tramite un messaggio vocale su WhatsApp che poi è finito in rete. Frasi che, fra l’altro, sarebbe curioso capire come mai sono diventate di dominio pubblico dopo che erano state inviate al portavoce del Carroccio a Scandiano.

Su Facebook, in serata, il candidato sindaco leghista cerca di metterci una pezza e scrive: “Buonasera a tutti…Dopo tutti gli insulti e gli attacchi che ho ricevuto oggi,volevo comunicare a tutti che non ho mai pronunciato una frase del genere,anzi sono sempre stato per la libertà di pensiero e di parola per tutti e ho sempre rispettato le persone che la pensano diversamente da me. C’è qualcuno che ha messo in giro questa cosa perché vuole che io mi ritiri dalla candidatura ma io vado fino in fondo lo stesso rispettando gli altri candidati”.

Le reazioni del centrosinistra
Scrive il candidato sindaco del centrosinistra Alberto Vaccari: L’ho detto chiaramente durante il mio discorso il 25 Aprile: certi atteggiamenti, che dai vertici nazionali dell’alleanza di governo stanno diffondendosi nelle rispettive rappresentanze locali, ricordano fenomeni che vorremmo vedere relegati e sepolti nel passato. Sono rigurgiti assolutisti, violenti, antidemocratici, contro i quali occorre una condanna ferma ed una vera e propria nuova Resistenza Democratica. Frasi così schifose non appartengono a Casalgrande ed ai casalgrandesi. La nostra è una comunità sana, che lavora, che affronta ogni giorno le difficoltà della vita col rispetto degli altri. Chi incita all’uso delle armi qui non è ben accetto, per me costui può restare al proprio paese, visto che non è neppure di Casalgrande”.

Gli fa eco l’ex sindaco di Casalgrande e attuale deputato PD, Andrea Rossi: “Queste parole non possono appartenere a chi crede nella democrazia, a chi crede nella libertà di pensiero e di espressione. Tali affermazioni offendono tutti coloro che hanno difeso e che hanno fiducia nelle istituzioni e nei diritti umani fondamentali. Tant’è che mi chiedo se dopo tale vicenda, non ritenga lui stesso di ritirare la propria candidatura e la propria disponibilità. La diversità delle idee e l’affermarsi di opinioni opposte rappresenta il sale della democrazia, ma un linguaggio becero e violento non può fare altro che alimentare l’odio e la violenza nei confronti di chi non condivide le stesse opinioni e lo stesso pensiero. Conosco molto bene questa comunità che ho avuto l’onore di poter guidare e che sono sicuro ancora una volta si dimostrerà più matura di taluni che si candidano a governarla nei prossimi 5 anni. Casalgrande – lo spero intensamente – merita di più, Casalgrande merita di meglio”.