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Casa a nomadi, insultata la Raggi: “Buffona”. Lei: “Hanno diritto alla casa”

8 maggio 2019 | 17:27
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Casa a nomadi, insultata la Raggi: “Buffona”. Lei: “Hanno diritto alla casa”

“Vergognati”, urla all’arrivo della sindaca che ha poi lasciato la casa scortata. “Siamo spaventati, speriamo di resistere”, hanno detto i componenti della famiglia nomade, secondo quanto riferito da don Ambarus che li ha incontrati insieme alla prima cittadina. Anche il vescovo ausiliare di Roma, monsignor Giampiero Palmieri, ha visto la famiglia e ha riferito che il Papa li ha invitati domani sera quando incontrerà la comunità rom a San Giovanni

REGGIO EMILIA – “Buffona”, “non sei la nostra sindaca” e “vergognati”. Con queste urla e insulti la sindaca di Roma, arrivata a Casal Bruciato per visitare la famiglia di nomadi assegnataria di un appartamento popolare, è stata contestata da un gruppo di persone presenti sotto la casa popolare che ha suscitato la nuova protesta anti-nomadi. “Schifosa”, ha urlato una donna all’indirizzo della prima cittadina.

Anche in mattinata sotto allo stabile alcuni abitanti che hanno contestato la decisione del comune. Ieri le proteste hanno avuto una deriva razzista con frasi agghiaccianti, insulti e minacce rivolte ad una nomade e a sua figlia piccola che stavano rientrando a casa scortate dalla polizia.

“Rimaniamo qui, è casa nostra”. Così il capofamiglia del nucleo di nomadi a cui è stata assegnata la casa popolare. “Stiamo dentro casa con mia moglie e mia figlia, ora valutiamo cosa fare. Oggi i bimbi non sono andati a scuola perché hanno paura di uscire. Alcuni di loro li abbiamo portati da una mia cugina perché avevano paura”, racconta.

Nel pomeriggio sono previste due manifestazioni contrapposte: da un lato CasaPound e dall’altro i Movimenti per la casa. La sindaca Virginia Raggi è poi uscita scortata dalla abitazione della famiglia nomade di Casal Bruciato bersagliata dalle proteste dei manifestanti.

“Vergogna”, “lercia” e altri pesanti insulti sessisti sono stati rivolti alla prima cittadina che a fatica ha raggiunto l’auto per andare via protetta dalle forze dell’ordine. “Questa famiglia – ha detto la sindaca – risulta legittima assegnataria di un alloggio. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere”.

“Siamo spaventati, speriamo di resistere”, ha detto al direttore della Caritas di Roma don Ambarus che li ha incontrati assieme alla sindaca. “Ci hanno detto che speravano iniziasse finalmente una nuova vita per loro dopo 20 anni nei campi. Stanno cercando di capire cosa succederà. Sperano di poter resistere”, ha detto Don Ambarus.

“Domani il Papa incontrerà il mondo dei rom, noi li abbiamo invitati la sera quando la chiesa di Roma incontrerà il Papa a San Giovanni. Non sappiamo se verranno ma sono stati molto onorati dell’invito. Ora sono molto spaventati”, ha detto uscendo dalla casa il vescovo ausiliare di Roma monsignor Giampiero Palmieri.