Ballottaggio, Salati gioca la carta del civismo: “Votatemi, sono come voi”

30 maggio 2019 | 08:27
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Il candidato del centrodestra: “Non era facile chiamare a raccolta i reggiani che vengono da 74 anni di oppressione. Questa è una città che non è libera e non è democratica. Al ballottaggio corriamo io e Vecchi, per cui i partiti non ci sono più. Salvini e Meloni a Reggio? Preferisco lasciare la politica fuori da questa competizione”

REGGIO EMILIA – “Io appoggiato da tre partiti? Guardi, adesso, al ballottaggio, corriamo io e Vecchi per cui i partiti non ci sono più. Quindi posso essere civico al cento per cento come mi sono dichiarato all’inizio”. E ancora: “Salvini e Meloni a Reggio? Preferisco lasciare fuori la politica da questa competizione”.

Roberto Salati, candidato del centrodestra (sostenuto da Lega Nord, Fdi e Forza Italia), che sfiderà in uno storico ballottaggio il sindaco uscente del centrosinistra, Luca Vecchi, lo dice ai microfoni di Reggio Sera subito dopo aver festeggiato il risultato ottenuto con un aperitivo in un bar della periferia della città.

Dice l’ex fotografo: “Sono soddisfatto, perché non era facile chiamare a raccolta i cittadini reggiani che vengono da 74 anni di oppressione. Ho sentito conoscenti e amici che mi hanno dato il voto, ma che hanno qualche problema a dirlo pubblicamente. Questa è una città che non è libera e non è democratica”.

Prima di concedersi ai microfoni di Reggio Sera gli viene regalato, dai suoi supporter, un libricino su Padre Daniele da Torricella con un piccolo crocifisso.

E’ riuscito a portare al ballottaggio il sindaco Luca Vecchi. E’ un’impresa storica. Come si sente?
E’ un’impresa storica, ma era quello che ci eravamo prefissi. Abbiamo lavorato molto, con tanto impegno e pochi mezzi. Non avevamo i mezzi che ha Vecchi, ma il risultato lo abbiamo centrato.

Lei ha ottenuto il 28 per cento. E’ soddisfatto o sperava di ottenere qualcosa in più?
Sono soddisfatto, perché non era facile chiamare a raccolta i cittadini reggiani che vengono da 74 anni di oppressione. Ho sentito conoscenti e amici che mi hanno dato il voto, ma che hanno qualche problema a dirlo pubblicamente. Questa è una città che non è libera e non è democratica.

La Lega ha ottenuto, alle Europee nel Comune di Reggio, 4mila voti in più rispetto alle comunali. Come giudica questo dato?
Con quello che ho detto prima. Qui non c’è la libertà di espressione e questo l’ho provato sulla mia pelle. Quando entri in un bar e vieni invitato a uscire, perché non sei del Pd, vuol dire che c’è tanto da lavorare.

Tuttavia, nel segreto dell’urna, 4mila persone alle Europee hanno votato Lega e un attimo dopo, quando hanno dovuto votare lei non lo hanno fatto. E’ il 5 per cento dell’elettorato. Che paura dovevano avere?
Il segreto dell’urna vale per quelli che hanno una serenità interiore. Purtroppo parliamo anche di persone anziane, che hanno vissuto l’esperienza della guerra o hanno vissuto in periodi diversi. La paura, mi creda, c’è ancora.

Lei si definisce un civico adesso, eppure è appoggiato da tre partiti: Fdi, Lega Nord e Forza Italia. Un civico vero, per esempio la Rubertelli, non è appoggiato da partiti. Non crede?
Io vengo dal mondo imprenditoriale. L’invito ad entrare in politica l’ho ricevuto dal mio amico Vinci che ha individuato in me un candidato che poteva arrivare all’obiettivo. Lui è il leader della Lega: io sono appoggiato da tre partiti di centrodestra. Ma adesso, al ballottaggio, corriamo io e Vecchi per cui i partiti non ci sono più. Quindi posso essere civico al cento per cento come mi sono dichiarato all’inizio.

Lei cercherà degli apparentamenti con Alleanza civica o con il M5s che, tuttavia, ha già detto che intende lasciare liberi i suoi elettori di decidere?
Non sono un politico. Lei mi sta parlando di cose troppo tecniche con questi apparentamenti e accomunamenti. Io mi fermo prima e chiedo il voto ai cittadini. Io voglio lavorare per il bene della città e dei cittadini. A differenza del mio avversario che, sui temi di interesse pubblico, come il biogas, non si è mai espresso. Vecchi, su quel tema, non ha mai avuto il coraggio di dire no. Quello dell’ambiente è un tema da cui il Pd è stato sempre lontano. Pensiamo al Conad di via Luxemburg, in una zona che sarà cementificata a breve. Lui dice che è un diritto acquisito, ma non lo è. Tu devi tutelare la salute dei cittadini. Comunque io considero naturale un avvicinamento, a noi, da parte del M5S e di Alleanza civica.

Ha parlato con i loro leader?
Io mi rivolgo ai cittadini e non ai leader. Non sono un politico. Dico solo loro: volete il biogas, le sostanze chimiche inquinanti che invadono la città? Volete la cementificazione e il consumo del territorio? Penso di no. Votatemi, sono come voi.

Nei prossimi giorni cosa farete?
Parla del ballottaggio o di quanto entreremo in municipio?

Del ballottaggio per ora
Ce la metteremo tutta, con tutti con i mezzi che abbiamo, perché non abbiamo le centinaia di milioni di euro che ha il Pd. Vecchi ha invaso la città per due tornate: prima con la foto dei selfie e poi con la cravatta rossa. Noi non abbiamo tutti quei soldi e ci autofinanziamo. Faremo tutto il possibile per fare conoscere ai cittadini che esistiamo e che stiamo lavorando per loro.

Quale sarà il vostro slogan?
Voglio fare un invito alla cittadinanza e, con lo slogan che ho coniato, voglio fare capire ai cittadini l’opportunità che hanno dopo 74 anni. Lo slogan è: “Adesso decidi tu”. Mi sono rifatto a quello che è stato usato dall’America nella prima guerra mondiale.

Salvini e la Meloni verranno a Reggio?
Loro sono pronti. Salvini ha due tappe previste qui in zona e anche Giorgia Meloni. Tuttavia abbiamo fatto la scelta, visto che io mi sono candidato come civico, di lasciare fuori tutto il mondo politico. Poi, se decidono di venire, non possiamo certo chiudergli la porta.

(riprese video di Matteo Maletti)