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Via Turri, il M5S stronca i controlli: “Misura tampone”

2 aprile 2019 | 14:33
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Via Turri, il M5S stronca i controlli: “Misura tampone”

La Ognibene e la Sangiorgi: “I pannelli di legno non saranno certo di ostacolo ad operazioni di sfondamento che sono ipotizzabili nel giro di pochi giorni”

REGGIO EMILIA – “Una misura tampone che non risolve nulla”. Il Movimento 5 stelle stronca il piano del Comune contro le occupazioni abusive degli alloggi sfitti in via Turri, dove a seguito dei controlli congiunti di Polizia di Stato, Polizia municipale ed Ausl, gli accessi di quattro cantine e nove appartamenti sono stati chiusi con pannelli di legno.

Un bilancio (parziale) che la candidata a sindaco Rossella Ognibene e Lucia Sangiorgi, ex portavoce del comitato dei residenti della stazione ed in lista con i pentastellati giudicano “modesto”. Denunciando invece un problema ben piu’ rilevante e concreto. “Proprio sul fronte del controllo delle residenze – denunciano Ognibene e Sangiorgi – e’ stata a noi comunicata una situazione particolarmente critica che riguarda i messi notificatori, a causa di una grave carenza di organico e di condizioni di lavoro difficili”.

In particolare, “ci e’ stato riferito che il personale e’ spesso costretto a notificare atti in contesti a rischio senza la possibilita’ di effettuare una reale verifica delle residenze”.
Inoltre, “sarebbero stati diversi i casi di minacce e intimidazioni”. Sulle verifiche degli immobili vuoti Sangiorgi e Ognibene riprendono: “Dopo anni di abbandono e promesse mancate l’amministrazione comunale finge di interessarsi del quartiere facendo ricorso a pannelli di legno che non saranno certo di ostacolo ad operazioni di sfondamento che sono ipotizzabili nel giro di pochi giorni: servono ben altre misure per ripristinare le condizioni minime di sicurezza e convivenza civile”.

Di “interventi di facciata – chiosano le pentastellate – ne abbiamo visti a decine negli ultimi anni e non e’ mai cambiato nulla, anzi in alcuni casi la situazione e’ peggiorata. Occorre eliminare le cause del degrado e non limitarsi ad inseguirne malamente gli effetti”. Pertanto bisogna “riportare la legalita’ attraverso controlli sistematici sia nei confronti dei proprietari che non rispettano la legge, sia delle persone che abitano effettivamente negli appartamenti pur non avendone alcun legittimo titolo”.

Intanto alla “sicurezza che e’ cura, controllo, cultura” il Movimento 5 stelle dedica un convegno, che si terra’ lunedi’ 8 aprile alle 21 al Centro congressi “Simonazzi” della stessa via Turri.