Seminario, nuovo studentato universitario: ruspe e polemiche

29 aprile 2019 | 18:57
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Seminario, nuovo studentato universitario: ruspe e polemiche

Partono i lavori, ma tira aria di tempesta nel cantiere avviato questa mattina. Scontro fra diocesi e industriali che contestano l’appalto di 2.4 milioni a una ditta di Parma

REGGIO EMILIA – Partono i lavori ma tira aria di tempesta nel cantiere avviato questa mattina a Reggio Emilia, che trasformera’ nell’autunno 2020 l’ex seminario nel terzo polo universitario della citta’. Un progetto da oltre 12 milioni che ospitera’ circa duemila persone, tra studenti e personale, e includera’ un nuovo studentato con 120 alloggi, 17 aule e uffici amministrativi.

Le polemiche sono subito scoppiate a poche ore dalla posa simbolica della prima pietra, con una piccata lettera dell’associazione industriali in cui il presidente Fabio Storchi contesta la decisione del comitato di appaltare il primo lotto dei lavori edilizi di ristrutturazione del Seminario, per 2,4 milioni di euro, a una ditta di Parma, la Cooperativa edile artigiana, scelta con procedura a chiamata fra una ventina di concorrenti.

Le richieste degli industriali? “Rivalutare l’assegnazione dei lavori privilegiando le imprese appartenenti al tessuto economico locale”, soluzione “che ci auguriamo ancora praticabile e indispensabile per mantenere la motivazione e gli equilibri tra gli enti, le istituzioni, le associazioni e le imprese che hanno sin qui aderito al progetto di finanziamento”.

Secca la replica della Diocesi, arrivata in mattinata dal rettore del seminario don Alessandro Ravazzini, che dopo aver ribadito la legittimita’ delle procedure di gara (che si sono concluse tra il 15 e il 17 aprile) afferma: “Restano ancora i due terzi dei lavori da appaltare nella misura consistente di otto milioni. Sara’ l’occasione per partecipare alle prossime gare con proposte concorrenziali e corrispondenti ai requisiti richiesti”.

Sul progetto del seminario il vescovo reggiano Massimo Camisasca afferma: “La diffusione della cultura attraverso le aule dell’Universita’ era la soluzione migliore, che abbiamo subito doverosamente condiviso con tutte le istituzioni cittadine”. Angelo Andrisano, rettore dell’universita’ di Modena e Reggio Emilia, evidenzia che il nuovo polo “consentira’ di accompagnare in maniera adeguata la crescita del nostro ateneo che in questa citta’ ha conosciuto un forte sviluppo di studenti e attivita’ di ricerca”.

Come “Regione- conclude il presidente della Regione Stefano Bonaccini- abbiamo contribuito con un finanziamento di circa mezzo milione di euro, certi del fatto che le ricadute di questo progetto saranno positive su piu’ fronti: non solo quello culturale, ma anche quello della rigenerazione urbana. Inoltre e’ positivo il fatto che la nuova struttura permettera’ ad Unimore di ampliare i propri servizi, garantendo quindi l’arrivo di nuovi studenti universitari”.

Intanto per l’assegnazione dei lavori dei prossimi lotti, viene fatto sapere, “nuove aziende del territorio sono state invitate a sostenere il progetto”.