Italia e mondo

Risparmiatori truffati, passa la linea Tria sulle banche

8 aprile 2019 | 19:55
Share0
Risparmiatori truffati, passa la linea Tria sulle banche

Banche, la Lega: “La norma sui rimborsi domani in Cdm”. Saranno automatici fino 35.000 euro di reddito. Verso due decreti, sulla platea dei rimborsi e sulle erogazioni. Salvini e Di Maio in pressing

REGGIO EMILIA – I risparmiatori truffati dalle banche, nel 90% dei casi potranno beneficiare di rimborsi forfettari diretti, mentre nel restante 10% dei casi è previsto il ricorso a un “arbitrato semplificato” da una tipizzazione delle violazioni massive, davanti alla commissione dei 9 esperti indipendenti creata ad hoc. E’ quanto prevede la proposta illustrata oggi dal Governo alle associazioni dei consumatori, che di fatto sancisce il via libera alla linea del doppio binario portata avanti dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, per evitare di incappare in un rifiuto da parte della commissione Ue.

Arriverà – dunque – domani in Consiglio dei ministri la misura sui rimborsi dei risparmiatori ‘truffati’. “Ora – dice il sottosegretrio Bitonci – ci sarà una modifica alla legge di bilancio, con il doppio binario flessibile” che consentirà comunque per tutti per un rimborso “massivo e forfettario, penso sia una grande apertura da parte della Commissione Ue, grazie al lavoro fatto da Tria, dagli uffici, dai sottosegretari. E’ forse la prima volta che la Ue dà la possibilità di un rimborso massivo”. Bitonci spiega che dopo l’ok alla norma ci sarà “subito il decreto attuativo”.

Per accedere automaticamente ai rimborsi i risparmiatori truffati dovranno avere un imponibile entro i 35mila euro o un patrimonio mobiliare di 100.000 euro. E’ quanto prevede la proposta presentata oggi dal governo alle associazioni dei consumatori. Per gli altri saranno tipizzati gli investimenti “e saranno analizzati per grandi categorie e non caso per caso” davanti alla commissione ad hoc che sarà costituita al ministero dell’Economia, secondo quanto ha detto il sottosegretario.

Il vertice previsto per oggi non si terrà, a causa del protrarsi della riunione sui rimborsi bancari. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è infatti in partenza per Milano, dove resterà fino a domattina. Il Consiglio dei ministri per l’approvazione del Documento di economia e finanza dovrebbe essere convocato per domani alle 16.30, dunque la riunione politica per sciogliere gli ultimi nodi, salvo contatti tra i leader in giornata, potrebbe slittare al primo pomeriggio di domani.

“Si apre un’altra intensa settimana di lavoro, in cui prenderemo importanti decisioni. Stiamo definendo gli ultimi dettagli delle misure del Def, che approveremo domani in Consiglio dei Ministri, mentre siamo pronti a dare una risposta ai risparmiatori vittime delle crisi bancarie per i quali, ricordo, abbiamo previsto in Legge di Bilancio un fondo da 1,5 miliardi di euro”, ha scritto su Facebook il premier Giuseppe Conte.

“La nostra azione per far ripartire il Paese è continua e costante. Anche attraverso la valorizzazione e lo sviluppo del territorio”, scrive il premier Giuseppe Conte su Facebook. “Questa mattina a Chigi ho presieduto il Tavolo di insediamento del Contratto istituzionale di sviluppo dell’area di Foggia, il Cis Capitanata. Un’azione che, insieme al ministro Lezzi e a Invitalia, stiamo portando avanti da mesi con determinazione, di concerto con i ministri competenti, le Istituzioni e gli stakeholder locali, per dare quanto prima il via libera a progetti in quelle aree depresse del Sud d’Italia che scontano ancora oggi un significativo gap infrastrutturale e di sviluppo. Contiamo che nel giro di poche settimane il Cipe riuscirà ad approvare i primi interventi per l’area di Foggia, all’insegna della loro strategicità, cantierabilità, compatibilità e sostenibilità”.

“Dobbiamo mantenere la promessa di risarcire i truffati. E’ una follia, ci sono i soldi ma manca una carta che eroghi i soldi”, ha ripetuto ancora una volta Di Maio, ricordando che “il governo è amico di quelle persone”, quindi “lunedì si fa quest’incontro, poi o si fanno i decreti o si erogano i soldi direttamente, senza arbitrati”. Stessa lunghezza d’onda quella seguita da Salvini, secondo il quale “è già passato troppo tempo: abbiamo messo – ricorda – quasi due mesi fa un miliardo e mezzo a bilancio. Bene i tecnici che approfondiscono, studiano e riflettono però c’è un limite all’approfondimento perché la gente, giustamente, il mutuo lo deve pagare e non ha tempo.