Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga

24 aprile 2019 | 09:27
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Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga
Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga
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Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga
Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga
Officina imbottita di hascisc: sequestrati oltre 200 chili di droga

A finire in manette il titolare, magrebino, in regola con il soggiorno, e due dipendenti italiani. Sequestrati 29mila euro e alcuni lingotti dโ€™oro

REGGIO EMILIA โ€“ Nellโ€™officina โ€œSuper carโ€ di Reggio Emilia cโ€™era droga dappertutto. Nascosta nei controsoffitti, nei cassetti e nelle macchine in riparazione, per un totale di oltre due quintali, del valore presunto di almeno un milione. A scoprirlo gli agenti della squadra Mobile reggiana, guidata da Guglielmo Battisti, che in una perquisizione effettuata di propria iniziativa nellโ€™esercizio commerciale della zona industriale di Mancasale hanno sequestrato in dettaglio: 221 chili di hashish (di varia ed elevata qualitaโ€™) quattro di cocaina ed uno di marijuana, oltre a quasi 29.000 euro in contanti โ€“ conservati sotto vuoto โ€“ e alcuni piccoli lingotti dโ€™oro da 25 grammi.

A finire in manette tre persone: il titolare dellโ€™attivitaโ€™ Hadiri Azzedine, nato in Marocco nel 1968, incensurato e in regola con il soggiorno, e due dipendenti italiani residenti a Castelnovo Sotto, Matteo Manfrini (nato nel 1978 a Parma, incensurato), e Antonio Peluso (nato nel 1976 a Napoli con a carico vecchi precedenti di polizia). Per tutti, ora in carcere e a disposizione dellโ€™autoritaโ€™ giudiziaria, lโ€™accusa eโ€™ di detenzione di droga ai fini di spaccio.

La Questura definisce โ€œstoricaโ€ lโ€™operazione, peraltro condotta nei giorni festivi di Pasqua, destinata a segnare una pietra miliare nella storia della lotta al narcotraffico in cittaโ€™. Ma anche ad aprire nuovi scenari percheโ€™, ritengono gli investigatori, โ€œrisulta difficile che il mercato locale potesse assorbire una quantitaโ€™ cosiโ€™ rilevanteโ€ e avanza pertanto lโ€™ipotesi โ€œche Reggio non sia solo una piazza di spaccio, ma anche di transito dello stupefacenteโ€.

Altro elemento che avvalora la tesi eโ€™ che โ€œsi tratta di diversi tipi di sostanze, a dimostrazione che non era un blocco unico appena arrivatoโ€, ma probabilmente proveniente da diversi canali, tutti ora da ricostruire. A sembrare indicare che lโ€™asticella del traffico di droga si sia alzata anche il fatto โ€œche il titolare dellโ€™attivitaโ€™ fosse incensuratoโ€ (come in genere non lo sono gli spacciatori di basso livello), mentre quella oggetto di questa operazione eโ€™ la seconda autofficina usata come deposito di droga scoperta dalla Polizia nellโ€™ultimo mese.