Mafie, Morra (M5S): “Eclatante irruzione ‘ndrangheta in Emilia-Romagna”

4 aprile 2019 | 17:19
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Mafie, Morra (M5S): “Eclatante irruzione ‘ndrangheta in Emilia-Romagna”

Il senatore pentastellato presidente della Commissione antimafia che si è riunita oggi a Reggio in prefettura: “Attenzione altissima in vista delle elezioni”. Mirabelli (PD): “Contro le mafie, in Emilia istituzioni forti, preoccupano leggi governo”

REGGIO EMILIA – In Emilia-Romagna si e’ avuta “una presa di coscienza forte” del fenomeno mafioso “perche’ qui, in particolare quello con sembianze ‘ndranghetistiche si e’ presentato in maniera eclatante”. Come dimostrato dal processo Aemilia “non si deve considerare quello che avveniva qua una appendice di quanto veniva deciso altrove, perche’ qua esiste una realta’ autonoma e a se’ stante che ha permesso a tanti settori della cosiddetta imprenditoria sana di essere attratti da fenomeni assolutamente inaccettabili e illegali”.

Lo dice Nicola Morra, senatore del Movimento 5 stelle e presidente della commissione parlamentare antimafia, che si e’ riunita oggi in Prefettura a Reggio Emilia nella seconda tappa della missione emiliano-romagnola, che ha toccato ieri Bologna e fara’ scalo a Modena domani.

Secondo Morra quindi “anche quell’alone di pulizia, nettezza e salute che veniva considerato presente in Emilia-Romagna e’ stato un po’ spazzato via, perche’ si e’ capito che molti ricorrevano alle false fatturazioni, e forse lo fanno ancora, per frodare il fisco. E questo significa che in una regione che ha fatto del civismo e del solidarismo una sua specificita’ sono venuti meno quegli inderogabili doveri di solidarieta’ politica, economica e sociale che diventano anche accettazione della fiscalita’, perche’ quando uno opera per danneggiare non solo creditori privati o pubblici ma il fisco, forse vuole semplicemente mettere nelle sue tasche quello che dovrebbe essere garantito a tutti”.

Il senatore pentastellato insiste sul taglio economico delle infiltrazioni mafiose e registra oggi “una propensione della cosiddetta zona grigia a far ricorso a quei servizi un tempo imposti e oggi forse ricercati da chi ha un vantaggio nel presentare una fattura falsa”.

Nel corso della riunione della commissione – dove sono stati ascoltati i vertici provinciali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, il prefetto, il presidente del tribunale e il procuratore capo – Morra informa che e’ stato approfondito anche il tema delle mafie straniere (il questore Antonio Sbordone accenna a quella nigeriana) e infine conclude: “Serve attenzione altissima perche’ queste persone non si sottraggono a nessuna eventuale sfida se intravedono un guadagno: si e’ fatto riferimento al caporalato e anche alla gestione di lavoratori in nero che, anche provenendo dal mondo variegato e difficile dell’accoglienza, sono stati sottoposti a condizioni di lavoro del tutto irrispettose dei loro diritti”.

Morra ha aggiunto che sulle infiltrazioni mafiose “non possiamo che invitare tutti a mantenere altissima l’attenzione, soprattutto in occasione delle prossime competizioni elettorali”. Spiega il senatore: “Gli appalti pubblici fanno molta a gola alle organizzazioni criminali e visto che in questa regione si votera’ in moltissimi Comuni e’ giusto fare un appello a tutte le forze sane che ci possono essere in queste comunita’ affinche’ segnalino eventuali sospetti”. Qualche giorno fa, ricorda il parlamentare, “la commissione ha licenziato il codice di autoregolamentazione della precedente legislatura, ma si spera che a prescindere dal codice ci sia una reazione della societa’ civile su tutti i fronti- altrimenti dovremmo celebrare l’Italia come il Paese dell’ipocrisia- per permettere agli elettori di avere tra i candidati quanto meno non il peggio”.

Mirabelli (PD): “Contro le mafie, in Emilia istituzioni forti, preoccupano leggi governo”
“In Emilia Romagna abbiamo trovato istituzioni, procure, prefetture, forze polizia, amministrazioni pubbliche, organizzazioni sindacali attente e impegnate contro le mafie, consapevoli che il territorio emiliano è molto appetibile per la criminalità organizzata proprio per la sua forza economica. Cresce la preoccupazione per alcuni interventi del governo, come la liberalizzazione degli appalti e quota 100”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia, in questi giorni in sopralluogo a Bologna e Reggio Emilia, che sottolinea: “Credo che di fronte all’insediamento della ‘ndrangheta in tanti territori serva un comune impegno, solo con l’unità si battono le mafie”.

“Abbiamo verificato un’intensa attività investigativa e preventiva – prosegue Mirabelli – L’amministrazione di Reggio Emilia e la Regione Emilia si sono costituite parte civile al processo Aemilia e si sono adoperate per realizzare gli spazi per maxi processi che se no si sarebbero dovuti svolgere fuori regione. E’ emersa la preoccupazione per alcuni interventi del governo: la liberalizzazione dei subappalti e l’aumento del tetto, anche oltre i 150 mila euro, al di sotto del quale non servono le gare, e gli effetti di quota 100 sugli uffici giudiziari già sottodimensionati” (fonte Dire).