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Fascismo, niente sale pubbliche a simpatizzanti

2 aprile 2019 | 08:21
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Fascismo, niente sale pubbliche a simpatizzanti

La delibera in consiglio comunale l’otto aprile. Scontro fra De Lucia e Vinci

REGGIO EMILIA – Niente sale del Comune ai movimenti di estrema destra di ispirazione neofascista. E’ il testo della delibera che sara’ discussa lunedi’ prossimo in sala del Tricolore a Reggio Emilia, nell’ultimo Consiglio comunale utile della legislatura (ci sara’ un’altra seduta a fine aprile, dedicata solo al bilancio consuntivo 2018, ndr).

L’atto prevede in particolare che, ogni richiesta di utilizzo di una sala comunale, dovra’ essere corredata da una certificazione di adesione alla Costituzione e allo Statuto del Comune. Ovvero, sottolinea l’estensore della proposta, il consigliere del Pd, Dario De Lucia, “all’antifascismo”.

I “movimenti e partiti di ispirazione neofascista non avranno nessuno spazio dal Comune (oppure possono dire di essere antifascisti, a loro la scelta)”, esulta il dem. A cui risponde a stretto giro il deputato della Lega Gianluca Vinci, secondo cui De Lucia “spara orgogliosamente l’ultimo suo colpo prima delle elezioni, non a favore dei cittadini su problemi concreti, ma contro il fantasma del fascismo”.

Questa “gente – afferma il parlamentare reggiano – va mandata a casa anche dalle nostre parti, politici che, quelle poche volte che non pensano a genitore uno e genitore due, ricordano con nostalgia la guerra partigiana. Sono dei giovani vecchi che non rappresentano piu’ nessuno”. A Parma intanto, dove la modifica al regolamento sugli spazi pubblici e’ stata gia’ approvata, Forza Nuova ha impugnato la delibera in tribunale.