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Terrore a San Donato Milanese, dà fuoco a bus con studenti: tutti salvi, fermato l’autista

20 marzo 2019 | 19:45
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Terrore a San Donato Milanese, dà fuoco a bus con studenti: tutti salvi, fermato l’autista

Dirotta un autobus per ‘fare una strage a Linate per fermare le morti nel Mediterraneo’, poi gli dà fuoco sulla superstrada quando arrivano i carabinieri, dopo 40 minuti di terrore per i ragazzini di una scuola media. Ora Ousseynou Sy, 47 anni, autista italiano di origini senegalesi, è accusato di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza (si valuta l’ipotesi di terrorismo)

REGGIO EMILIA – “Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo”. E’ quanto avrebbe detto Ousseynou Sy, 47enne senegalese di origine ma italiano dal 2004, che ha sequestrato un autobus di cui era alla guida a San Donato Milanese, con a bordo una cinquantina di studenti, e poi, dopo aver forzato un blocco, gli ha dato fuoco, minacciando di uccidersi.

E’ stato fermato dai carabinieri dopo che aveva già versato benzina all’interno del mezzo. Non risultano feriti, ma ci sono 14 intossicati in ospedale (dodici ragazzini e due adulti). Sy dopo aver sequestrato il mezzo si era diretto verso l’aeroporto di Linate. Dopo esser stato bloccato, l’uomo è sceso dal pullman con in mano un accendino e ha dato fuoco al mezzo, mentre i carabinieri salvavano dalla parte posteriore i ragazzi dopo aver rotto i finestrini.

Speronate le auto al posto di blocco
Ad un certo punto Sy avrebbe cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: “Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno”. A quel punto uno degli studenti a bordo ha chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Immediatamente sono scattati una serie di posti di blocco mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L’autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo: il bus ha rallentato e poi è finito contro il guardrail. A quel punto Sy ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un’accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori.

40 minuti di terrore
È durato poco meno di 40 minuti il viaggio del terrore dei 51 studenti. Sequestro di persona, strage, incendio e resistenza. Sono i reati al momento ipotizzati nei confronti dell’autista. Anche se non è ancora formalmente aperto un fascicolo, le indagini sono coordinate dal pm di Luca Poniz, sul posto per i rilievi.

I ragazzi sono tutti in codice verde, uno degli adulti è stato trasportato in codice giallo alla clinica De Marchi. “Nessuno”, spiegano dal 118, è ferito. In tutto sono stati 23 i bambini visitati sul posto in cui è stato dato alle fiamme l’autobus che avrebbe dovuto riportarli a scuola dopo l’attività sportiva. I ragazzini, che frequentano le medie, sono stati portati nella palestra dell’istituto Margherita Hack di San Donato Milanese, in attesa dell’arrivo dei genitori e con supporto psicologico.

L’uomo aveva precedenti penali
L’uomo aveva dei precedenti penali. Perquisita la casa a Crema di Ousseynou Sy. “La cosa importante è la felice risoluzione di un evento, che poteva portare a un epilogo tragico, grazie al coraggio dei ragazzi che sono stati veramente bravi”: è quanto ha detto Luca De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano. De Marchis ha spiegato che ”l’uomo non era armato” e “non ha legato i ragazzini”.

Dopo la telefonata di un alunno al 112, l’autobus sequestrato da Ousseynou Sy è stato intercettato da tre pattuglie dei carabinieri ma non si è fermato e ha speronato una macchina colpendone poi altre due “senza provocare feriti”, ha spiegato il comandante dei carabinieri parlando di “momenti durati pochi minuti ma molto concitati”. L’uomo, sposato e poi separato con un donna italiana, con due figli di 12 e 18 anni, aveva “qualche precedente del 2007 e del 2011 al momento non ci risultano precedenti specifici di questa matrice”.

Le indagini
La procura di Milano effettuerà anche una serie di verifiche per capire come l’uomo, con precedenti per violenza sessuale e guida in stato di ebbrezza, potesse svolgere l’attività di autista di bus. L’inchiesta è coordinata dal pm Luca Poniz e dal capo del pool dell’antiterrorismo Alberto Nobili.

Ousseynou Sy ha commesso un gesto che ha creato panico nella popolazione. Per questo, come ha riferito il responsabile dell’antiterrorismo milanese, si sta valutando di contestare l’aggravante della finalità terroristica. Al momento Sy, che ha pronunciato frasi sconnesse nei confronti della politica di Salvini e Di Maio, risponde di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza.

La testimonianza
Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco. Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini. Poi i carabinieri ci hanno salvati”. Questo è il racconto di una ragazzina che era sul bus.