Tecno, si va verso una soluzione positiva della vertenza

23 marzo 2019 | 14:51
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Tecno, si va verso una soluzione positiva della vertenza
Tecno, si va verso una soluzione positiva della vertenza
Tecno, si va verso una soluzione positiva della vertenza

Ripresa dell’attività produttiva e salvaguardia dei 258 lavoratori occupati

GUALTIERI (Reggio Emilia) – Si va verso una conclusione positiva della lunghissima vertenza della Tecno srl di Gualtieri. È stata infatti depositata ieri la richiesta di “concordato pieno in discontinuità” al Tribunale di Reggio Emilia da parte Tecno dopo l’accettazione dell’offerta giunta dalla società turca Snw.

Ora dovrà essere nominato il giudice che, valutata la validità del piano presentato, farà pubblicare il bando d’asta pubblico per l’acquisto del ramo d’impresa Tecno. Nel caso non fossero formulate altre proposte questo verrebbe assegnato alla Gualtieri Elettrodomestici, società costituita lo scorso 5 febbraio dalla Snw stessa e da Serdar Saner Mecit che ne diventerebbe amministratore delegato.

L’offerta prevede il passaggio alla nuova società di tutti i dipendenti attualmente in forza alla Tecno entro e non oltre il 28 febbraio 2020. Nel frattempo per i lavoratori che non “passeranno” all’atto dell’aggiudicazione, è stato raggiunto un accordo sindacale (sottoscritto dalle Rsu e da Fiom Cgil e Fim Cisl , ma anche dall’Agenzia regionale per il lavoro, dal Mise e dalla Tecno) attraverso cui è stata richiesta la Cigs per cessazione dì attività dal primo marzo 2019 al 29 febbraio 2020, garantendo quindi uno strumento di tutela del reddito dei lavoratori nella fase di avvio della nuova società.

Il piano prevede inoltre l’acquisto di tutte le attività Tecno e dei marchi, e l’affitto dello stabilimento di Gualtieri (che sarebbe l’unico stabilimento produttivo della Gualtieri Elettrodomestici) per quattro anni con impegno all’acquisto al termine del periodo. La Gualtieri Elettrodomestici avrà un capitale sociale iniziale di 2 milioni di euro e, nel piano sottoscritto con le organizzazioni sindacali e la Rsu, si impegna ad un investimento di 5 milioni e 375mila euro nel corso dei primi 5 anni, di cui 1 milione e 395mila nel 2019.

Il costo totale di acquisizione del ramo d’azienda Tecno da parte di Gualtieri Elettrodomestici è di 7 milioni di euro, di cui una parte in liquidità e una parte assumendo i crediti dei lavoratori verso Tecno quali ad esempio il Tfr. Al fine della sostenibilità del piano nell’accordo tra le parti vi è anche un congelamento degli effetti della contrattazione aziendale per i primi 3 anni, con un sacrificio importante da parte dei lavoratori.

Questa vertenza ha visto grandi protagonisti i lavoratori, che per quasi un anno sono stati parte attiva di una lotta per la salvaguardia dell’occupazione e del sito produttivo. Dall’aprile 2018 hanno messo in campo un presidio davanti all’azienda durato 9 mesi e con manifestazioni a Gualtieri, ad Udine dove ha residenza Younes Zareipour, socio e presidente del CdA di Tecno, e a Roma davanti al Mise, dove sono stati effettuati numerosi incontri alla ricerca di una soluzione.

Sottolinea la Cgil: “Una vertenza complessa e intricata, tra potenziali acquirenti poi svaniti nel nulla e trattative con Snw che a più riprese sembravano compromesse, che ne hanno fatto una sorta di assurda tela di Penelope. La caparbietà dei lavoratori Tecno, insieme all’impegno continuo delle Rsu nell’azione sindacale, sempre supportata dalla Fiom Cgil, e nella fase di trattativa anche dalla Fim Cisl, hanno permesso di arrivare a questo importante risultato, che pur con sacrifici ancora da sostenere, consente però di salvare l’Azienda, permettendone la ripresa dell’attività produttiva e la salvaguardia dei 258 occupati, in un’area geografica dove il reddito pro capite è il più basso di tutta la Provincia”.

“E’ con grande soddisfazione che abbiamo firmato questo accordo che fino a fine 2018 sembrava non raggiungibile, aspettiamo ora l’assegnazione della Tecno dopo lo svolgimento dell’asta pubblica – ha commentato Sergio Guaitolini segretario generale della Fiom di Reggio Emilia, in prima linea nel seguire tutta la vicenda – è stata una vertenza tra le più complesse di questi ultimi anni, e il fatto di aver finalmente depositata la domanda di concordato, oltre all’accordo raggiunto con SNW che prevede il passaggio entro un anno di tutti i lavoratori senza soluzione di continuità nella nuova Azienda e nel contempo, di aver fatto l’accordo al Ministero del Lavoro per l’ottenimento della Cigs per cessazione attività della Tecno, dimostrano una volta di più, quanto siano state giuste le nostre proteste e le nostre lotte per la reintroduzione della cassa per cessazione. Non avessimo avuto questo strumento tutto sarebbe stato ancora più difficile o forse non possibile”.

Ora si dovrà attendere l’esito dell’asta pubblica per l’assegnazione definitiva dell’attività Tecno e il successivo riavvio dell’attività produttiva che consentirà anche la ripresa produttiva delle numerose aziende dell’indotto.