Pilomat, il Comune aggiusta il tiro e modifica il regolamento

1 marzo 2019 | 18:46
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Pilomat, il Comune aggiusta il tiro e modifica il regolamento

I residenti che abitano nell’area a ridosso di via Campo Marzio e di via San Carlo potranno dal 4 marzo fare richiesta del telecomando. Tutino: “Prima era il Far West”

REGGIO EMILIA – A tre settimane dall’attivazione dei nuovi pilomat in centro storico, accompagnata da polemiche roventi, il Comune di Reggio Emilia ha approvato alcune modifiche al regolamento per la gestione dei dispositivi. Non una marcia indietro perche’, viene precisato, “la possibilita’ di effettuare modifiche era stata prevista gia’ in fase di approvazione del regolamento da parte della Giunta che aveva delegato il Servizio mobilita’ ad effettuare integrazioni al provvedimento a seconda delle necessita’”.

Nello specifico i residenti che abitano nell’area a ridosso di via Campo Marzio e di via San Carlo potranno dal 4 marzo fare richiesta del telecomando per abbassare i dissuasori quando rientrano a casa o cercano parcheggio. I dispositivi di via Corridoni e via Carducci, invece, saranno attivati solo per le esigenze di sicurezza concordate con la Questura (in caso di manifestazioni ed eventi svolti in piazza).

In merito alla accessibilita’ per le ambulanze e per i mezzi di emergenza, tema al centro anche di alcune interrogazioni in Regione, l’amministrazione fa sapere: “Si e’ provveduto a rendere possibile il ritiro dei telecomandi senza alcun onere per qualsiasi ambulanza ne fosse ancora sprovvista (questo anche per l’assistenza in assenza di emergenza)”.

L’assessore alla Mobilita’ Mirko Tutino, intanto continua a rivendicare la bonta’ del nuovo sistema, ricordando che “prima dell’avvio del progetto di protezione della zona pedonale attraverso i pilomat, i mezzi autorizzati all’ingresso in Ztl che – senza alcuna limitazione – potevano raggiungere le strade e le piazze che ora sono riservate ai soli residenti, erano 18.267 (di cui circa 6.800 con permesso disabili)”. Un “numero cosi’ elevato, unitamente alla difficolta’ di avere controlli a tappeto in tutte le ore del giorno, aveva alimentato abitudini e abusi che rendevano il cuore della citta’ un luogo di scorrimento e di carico e scarico a tutte le ore”, sottolinea l’assessore.