Piano strategico Terre di Canossa, via alla fase operativa

30 marzo 2019 | 08:29
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Piano strategico Terre di Canossa, via alla fase operativa

Fra gli obiettivi il miglioramento della qualità della vita di residenti e turisti, l’implementazione della ricettività e la valorizzazione del patrimonio naturale

REGGIO EMILIA – Miglioramento qualità della vita di residenti e turisti, implementazione della ricettività, valorizzazione del patrimonio naturale, verifica dello stato dei servizi e della mobilità e loro incentivazione. Sono solo alcuni degli obiettivi pratici del “Piano strategico d’Area Vasta Terre di Canossa” che oggi scende in campo e passa alla sua fase operativa.

Il consiglio direttivo del Piano ha accolto infatti i primi progetti di innovazione provenienti dai partner, siano essi privati o pubblici, che fino ad oggi hanno aderito, per metterlo in rete nel contesto più ampio di valorizzazione del territorio. Questo significa anche proseguire nella ricerca dei finanziamenti attraverso i professionisti specializzati del settore che sono stati identificati.

“A rendere distintivo questo Piano strategico da tutti i progetti che sono stati tentati fino ad oggi – dichiara Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio Emilia, che come tale parla a nome di tutti i Comuni aderenti – è il processo di aggregazione pubblico-privato. Proprio qui sta il valore aggiunto e l’arma vincente di questo progetto innovativo”.

Tra gli obiettivi, spiega Luca Bolondi, sindaco di Canossa, “abbiamo il rafforzamento della vocazione turistica dei luoghi, l’evidenziazione delle funzioni produttive dei singoli soggetti, l’identificazione e il lancio della specializzazione dei territori, la definizione di un masterplan di azioni ed interventi pubblico-privati che coinvolgerà le istituzioni e gli imprenditori privati e non, il miglioramento del servizio di trasporto pubblico e della viabilità in generale”.

Gli step vengono man mano proposti e approvati attraverso gli incontri cadenzati che si svolgono al teatro di Canossa tra il gruppo di lavoro e i soggetti aderenti attuali e futuri, ovvero istituzioni, imprenditori privati e associazioni.

“Tutte le amministrazioni – conclude Bolondi – si stanno impegnando all’interno del piano strategico con idee sul proprio territorio in un’ottica di aggregazione e condivisione con i Comuni limitrofi”. I prossimi passi vedranno il disegno di un brand e l’avvio di un sito Internet dedicato.

I partner che fino ad oggi hanno aderito sono i 10 Comuni della Pedemontana (Albinea, Baiso, Canossa, Carpineti, Castellarano, Montecchio Emilia, Quattro Castella, Scandiano, San Polo d’Enza e Vezzano sul Crostolo), Emil Banca, Coldiretti, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, Agrinsieme, Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacoop, Ugc, Medici Ermete e Figli, Antichi Poderi, Bellarosa, Sicem Saga, Bcc, La casa del Tibet, Canossa San Biagio, Venturini Baldini, Lapam e Idropress.