Parco innovazione, il Comune firma: ma i finanziamenti slittano al 2020

5 marzo 2019 | 19:43
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Parco innovazione, il Comune firma: ma i finanziamenti slittano al 2020

L’ente sigla la convenzione, ma segnala criticità e sottolinea che questa situazione sta generando “criticita’ operative ed economiche soprattutto in relazione agli interventi gia’ intrapresi”

REGGIO EMILIA – Il Comune inviera’ entro domani alla presidenza del Consiglio dei ministri il testo della nuova convenzione – che modifica quella firmata il 28 dicembre 2017 – su modalita’, tempi e condizioni legate al monitoraggio ed all’erogazione dei finanziamenti del bando Periferie. Per la citta’ emiliana si tratta di 17,8 milioni destinati in larga parte alla riqualificazione dell’ex comparto industriale delle Officine Reggiane.

L’efficacia della convenzione firmata due anni fa (e i relativi finanziamenti), sono pero’ stati “differiti” al 2020 – dalla legge 108 del 21 settembre 2018, che ha convertito il decreto legge 91 del 25 luglio dello stesso anno – costringendo le amministrazioni a “rimodulare i relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti”. E proprio su alcuni aspetti della nuova convenzione, che avra’ efficacia solo dopo la registrazione da parte della Corte dei conti, il Comune di Reggio non esita a segnalare criticita’ e preannuncia una richiesta di correttivi al Governo. In una delibera approvata oggi d’urgenza dalla giunta, infatti, si appunta che la situazione sta generando “criticita’ operative ed economiche soprattutto in relazione agli interventi gia’ intrapresi”, perche’ “tutti i termini, attuativi e finanziari, hanno pertanto subito gli effetti di detta sospensione”.

Il testo della “convenzione di modifica” predisposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri apporta inoltre “considerevoli variazioni, anche sostanziali, all’assetto definito dalla Convenzione 2017 e integra con elementi nuovi quanto desumibile dal testo della legge finanziaria 2019 presentando criticita’ che meriterebbero modifiche, integrazioni e chiarimenti interpretativi”. In dettaglio “la possibilita’ di rimodulazione degli interventi e’ subordinata, ex novo, al ricorrere dei presupposti integrati da cause di forza maggiore e da sopravvenuti eventi straordinari e imprevedibili”.

Presupposti che, scrive il Comune, “ove intesi in senso stretto, limitano eccessivamente e ingiustificatamente la possibilita’ di adeguare le fasi attuative alle concrete esigenze che di volta in volta possono emergere nel corso della esecuzione degli interventi”. Inoltre “e’ fissato un limite temporale molto breve per le eventuali proroghe, qualificate come eccezionali e concedibili soltanto per comprovati motivi, con una forte incidenza sui cronoprogrammi originari approvati dalla convenzione 2017”.

In terzo luogo, “e’ venuta meno la previsione della erogazione del 20% del finanziamento all’approvazione dei progetti esecutivi, con evidenti difficolta’ in termini di liquidita’ per i Comuni, che devono comunque far fronte a quanto previsto dal codice dei contratti in relazione al diritto spettante all’operatore economico aggiudicatario dei contratti di appalto di ottenere il pagamento in anticipazione del 20% per l’esecuzione degli interventi”.

Nonostante “le modifiche e le criticita’ predette si rivelino significativamente penalizzanti e, dunque, disincentivanti per la attuazione degli interventi previsti – afferma pero’ il Comune – e’ volonta’ di questa amministrazione procedere nella attuazione del programma straordinario di riqualificazione e, dunque, dar corso alla stipula della Convenzione di modifica nei tempi stringenti (6 marzo) fissati”. Con “riserva” pero’ “di sottoporre alla presidenza del Consiglio dei ministri, gia’ mediante la trasmissione del presente atto deliberativo ed eventualmente per il tramite di Anci, le criticita’ sopra evidenziate, formulando richiesta affinche’ vengano apportate successive integrazioni o modifiche al testo convenzionale e siano forniti gli opportuni chiarimenti interpretativi”.

Questo per evitare, conclude la delibera, “che le richiamate criticita’ ridondino a carico di questo Comune e del soggetto attuatore, individuato in Stu Reggiane”.