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Ong italiana soccorre 49 migranti, il Viminale: “Chiudiamo le acque territoriali”

18 marzo 2019 | 19:38
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Ong italiana soccorre 49 migranti, il Viminale: “Chiudiamo le acque territoriali”

La Mare Jonio adesso è diretta verso Lampedusa. I libici arrivano dopo e tornano indietro. Salvini sta per firmare la direttiva per fermare le navi umanitarie

REGGIO EMILIA – “La Mare Jonio ha incrociato un gommone in avaria che stava affondando con una cinquantina di persone. Li stiamo già soccorrendo. La cosiddetta Guardia Costiera libica arrivata in un secondo momento, si sta dirigendo verso di noi”. Ne dà notizia in un tweet la ong Mediterranea saving humans.

In arrivo una direttiva per “stoppare definitivamente le azioni illegali delle ong”. Lo fa sapere il Viminale, informando che il documento ribadirà le procedure dopo salvataggi in mare. La priorità, rileva, “rimane la tutela delle vite, ma subito dopo è necessario agire sotto il coordinamento dell’autorità nazionale territorialmente competente, secondo le regole internazionali della ricerca e del soccorso in mare”.

Qualsiasi comportamento difforme, “può essere letto come un’azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani”.

La nave umanitaria italiana, che batte bandiera italiana, ha incrociato l’imbarcazione in difficoltà ad una quarantina di miglia dalle coste libiche e ha subito informato la sala operativa della Guardia costiera di Roma e a quella di Tripoli. I volontari hanno lanciato i giubbotti di salvataggio e preso a bordo i migranti ( tra cui 12 minori), tutti dell’Africa subsahariana partiti dalla Libia. Sul luogo del soccorso è arrivata una motovedetta libica ma dopo pochi minuti ha fatto marcia indietro ed è tornata verso le coste.

Adesso si profila un nuovo braccio di ferro che, però, per la prima volta vede coinvolta una nave umanitaria italiana. L’equipaggio della Mare Jonio ha comunicato ai libici di aver preso a bordo i migranti e ha chiesto a Roma l’assegnazione di un porto sicuro. La risposta del Viminale è arrivata con l’annuncio della firma della direttiva.