Mafie, Reggio risponde con un nuovo festival della legalità

30 marzo 2019 | 08:41
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Mafie, Reggio risponde con un nuovo festival della legalità

L’edizione del 2019 sarà incentrata su economia e falsi miti della ‘ndrangheta

REGGIO EMILIA – Le modalita’ “evolute” delle mafie per inquinare l’economia, gli anticorpi delle categorie professionali che spesso le aiutano, lo smantellamento della pedagogia e della mitologia criminale in tema di rispetto per donne e bambini e “aiuto” alla gente e il ruolo del giornalismo come argine alle infiltrazioni.

Questi, insieme alle espressioni creative antimafia dei giovani, alcuni dei temi portanti di “Noicontrolemafie”, il festival della legalita’ promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con 18 Comuni e la Regione, in programma per il nono anno consecutivo da lunedi’ 1 a sabato 6 aprile.

Tra spettacoli, laboratori per studenti ed incontri con esperti e testimoni della lotta alla mafia sono in tutto 44 gli appuntamenti previsti nell’edizione 2019, organizzati sotto la direzione scientifica di Antonio Nicaso- saggista e storico della criminalita’ organizzata- e il coordinamento dell’educatrice Rosa Frammartino.

Alla presentazione del programma – visionabile sul sito della Provincia – illustrato questa mattina a Palazzo Allende, Nicaso interviene in collegamento telefonico da Catanzaro, per ribadire: “Questa capacita’ di fare rete tra istituzioni, societa’ civile e soprattutto giovani e’ fondamentale per tenere alta la guardia dinnanzi a un fenomeno che piu’ che con le manette e le sentenze, si sconfigge soprattutto con una diffusa consapevolezza culturale in contrasto alla mentalita’ mafiosa”.

Soprattutto perche’, aggiunge, “oggi assistiamo a una continua mutazione genetica, ad una evoluzione delle mafie, sempre piu’ sofisticate nella loro capacita’ anche di camuffarsi e infiltrarsi, e questo rende sempre piu’ difficile l’azione di contrasto”.

Quest’anno, scrive poi Nicaso nella prefazione al calendario del festival, “l’attenzione sara’ dedicata all’evoluzione delle mafie, che assumono sempre piu’ le caratteristiche di sistemi criminali, grazie alle loro capacita’ relazionali e di avvalersi di professionisti senza scrupoli per riciclare e investire i proventi delle attivita’ illecite”. Anche se, riconosce ancora lo studioso, “negli ultimi anni molte organizzazioni economiche hanno legato in modo esplicito e convinto la propria missione istituzionale al rispetto della legalita’”.

Giorgio Zanni, presidente della Provincia, aggiunge: “Non dimentichiamo da dove veniamo, la nostra storia recente: non dimentichiamo il 30 ottobre scorso, il giorno della sentenza Aemilia, e anche se questo Festival e’ iniziato ben prima di quell’inchiesta, da quell’inchiesta sono comunque nati ulteriori spunti di riflessione, nuove consapevolezze, nuove attenzioni sul territorio”.

Si “e’ imparato tanto- aggiunge Zanni- ma tanto si deve continuare a fare, sempre con massimo impegno, a partire dai giovani, per aiutarli a scegliere sempre, anche nei piccoli gesti importanti, da quale parte stare”. Rosa Frammartino evidenza l’apporto all’organizzazione del festivale delle numerose realta’ del territorio, tra cui quest’anno per la prima volta il Collegio dei Geometri di Reggio Emilia. “E’ fondamentale – dice – che ci siano sempre piu’ viaggiatori sullo stesso treno diretto verso una stessa meta”.