Anni di soprusi su compagna e figlio: denuncia e divieto di avvicinamento

4 marzo 2019 | 16:03
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Anni di soprusi su compagna e figlio: denuncia e divieto di avvicinamento

La vittima, in un’occasione in cui è stata picchiata davanti al figlio minore  ha riportato 10 giorni di prognosi.

BASSA (Reggio Emilia) – Vessazioni psicologiche, botte, insulti e minacce alla convivente ed al figlio minore schernito con le peggiori offese. Alla base delle assurde violenze dell’uomo, che stando ai agghiaccianti contenuti della denuncia andavano avanti da diversi anni e sono proseguiti anche dopo la fine della convivenza, il voler sopraffare la compagna durante i continui litigi. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali i carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra hanno denunciato l’uomo, un 42enne abitante in un comune della bassa reggiana, alla Procura reggiana per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali aggravate.

La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare del divieto di avvicinamento prescrivendogli di non avvicinarsi a più di 500 metri dalla donna e dal figlio con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con le parti offese.

Pesanti come un macigno le contestazioni mosse all’uomo nei capi d’imputazione alla base del provvedimento. Gli si attribuiscono dal 2008 maltrattamenti abituali alla compagna ed al figlio con reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica, con umiliazioni, offese e minacce  apostrofando in modo intimidatorio la dona con allusione a casi di cronaca relativi a cosiddetti “femminicidi” con frasi del tipo “bisogna vedere cosa hanno fatto magari se lo sono meritate”.

Dopo la fine della convivenza, avvenuta nel 2015, le cose non sono migliorate: ha continuato e minacciare e molestare la donna con reiterate illecite condotte consistite nell’inviarle messaggi whatsapp, messanger ed sms, nel recarsi presso il luogo di lavoro e l’ abitazione di lei, dove in una circostanza –  attiratala fuori con una scusa – l’ha picchiata davanti al figlio minore.

Condotte violente che riscontrate in maniera puntuale e dettagliata dai carabinieri di Cadelbosco hanno visto la Procura richiedere, ed ottenere dal Gio, il provvedimento cautelare.