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Fatture false, frode fiscale da 10 milioni: imprenditore denunciato

19 marzo 2019 | 15:32
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Fatture false, frode fiscale da 10 milioni: imprenditore denunciato

Ben 55 imprese, con sede nelle province di Foggia, Parma, Mantova, Reggio Emilia, Verona, Massa Carrara, avrebbero beneficiato dei servizi della ditta del 45enne

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Un imprenditore reggiano di 45 anni, nato in Germania, ma da sempre residente nella nostra provincia è stato denunciato dalla Finanza perché sarebbe stato a capo di una società, cosidetta “cartiera”, che avrebbe avuto, come unico scopo, quello di emettere fatture relative ad operazioni commerciali del tutto inesistenti in svariati settori: dalle prestazioni di servizi nel settore della meccanica, alle opere edili, a prestazioni di servizi nel settore delle pulizie.

La società “cartiera” è stata costituita appositamente per essere al servizio di imprese “desiderose” di abbattere l’utile di esercizio utilizzando fatture commerciali che documentano operazioni mai avvenute. L’imprenditore, per tentare di sfuggire alle maglie dei controlli fiscali, ha distrutto tutta la documentazione amministrativo – contabile relativa alla sua societa, ma i Finanzieri, grazie a un’attenta analisi di tutti gli elementi acquisiti, sono riusciti ad individuare quelle imprese che si sono servite della società reggiana per evadere le imposte.

Si tratta di ben 55 imprese con sede nelle province di Foggia, Parma, Mantova, Reggio Emilia, Verona, Massa Carrara, che si sono avvalse delle false fatture da parte della società reggiana. L’attività delle Fiamme Gialle ha permesso di rilevare l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 10 milioni di euro con una connessa evasione fiscale, da parte della società cartiera, per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro che sono stati segnalati agli Uffici finanziari per il recupero a tassazione.

Le società utilizzatrici delle false fatture sono state segnalate ai Reparti del Corpo competenti per territorio per recuperare la connessa frode derivante dalle false fatture che, allo stato delle indagini, ammonta ad oltre 4 milioni di euro.