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Conte: “Ho forti dubbi che l’Italia abbia bisogno della Tav”

7 marzo 2019 | 19:53
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Conte: “Ho forti dubbi che l’Italia abbia bisogno della Tav”

Il premier ha convocato la società incaricata di realizzare e poi gestire la Torino-Lione.
Di Maio: “È un’opera non strategica”

REGGIO EMILIA – “Io stesso, pur non muovendo da nessun pregiudizio ideologico o fattore emotivo, ho espresso forti dubbi e perplessità sulla convenienza della Tav e lo ribadisco. Non sono affatto convinto che questo sia un progetto infrastrutturale di cui l’Italia ha bisogno”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa convocata sulla Tav.

“Se lo dovessimo cantierizzare oggi mi batterei perché non sia realizzato. Lo dico perché voglio che i cittadini italiani siano messi al corrente costantemente” ha anche detto Conte

“L’unica strada è proseguire, alla luce di ciò che emerso, alla luce dei forti dubbi emersi, e me ne assumo la responsabilità, l’unica strada che credo sia d’obbligo è procedere ad un’interlocuzione con i partner di questo progetto, Francia e Ue, per condividere questi dubbi e le perplessità” ha aggiunto il premier.

“Dobbiamo considerare che l’opera dovrebbe terminare nel 2023 ma chi si occupa di queste cose sa che quella data è una chimera. E anche a non voler considerare la lievitazione dei costi noi ci ritroveremmo comunque in una fase temporale in cui il sistema dei trasporti si sarà evoluto e c’è il rischio che l’opera si riveli poco funzionale rispetto al sistema dei trasporti con cui avremo a che fare” ha sottolineato Conte.

Il premier Conte ha convocato a Palazzo Chigi Mario Virano, direttore generale di Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare e poi gestire la Torino-Lione.

Francia in pressing: “L’Italia confermi l’impegno”
La Francia ha “firmato un trattato con l’Italia che prevede la realizzazione di questo tunnel: spero che gli italiani ci diranno domani che realizzeranno il tunnel insieme a noi”. Intervistata da Jean-Pierre Elkabach su Cnews, la ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, torna ad esprimersi a favore della Tav Torino-Lione. “Non faremo un tunnel da soli: spero che domani diranno sì”, ha insistito Borne riferendosi al governo di Roma: “Confido che gli italiani confermino il loro impegno”.

Per fermare il Tav ci sono due passaggi. Il primo è quello del blocco dei bandi (sui quali bisogna decidere entro questo lunedì) e ciò può avvenire o tramite una delibera del Cdm o tramite un atto bilaterale Italia – Francia che intervenga direttamente sul CdA di Telt. Il secondo è quello del passaggio parlamentare per il no definitivo all’opera. Su tutti e due questi passaggi non c’è un accordo tra le due forze di governo”. Lo scrive Luigi Di Maio nella lettera inviata ai parlamentari in vista dell’assemblea.

“Sulla strategicità dell’opera abbiamo ragione su quello che abbiamo sempre sostenuto. Passano sempre meno merci rispetto alle previsioni e gli aumenti futuri non giustificano l’opera. Lato passeggeri invece, durante il vertice di ieri, i tecnici ci hanno mostrato che per raggiungere il break-even per fattibilità lato passeggeri, servirebbero ogni 30 milioni di costo unitario, almeno 7 milioni di passeggeri all’anno”. Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio nella lettera inviata via Telegram ai parlamentari del M5S in vista dell’ assemblea.