Campovolo, non solo arena: ecco il nuovo parco dello sport

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia si delinea oggi un altro pezzo della “nuova citta’ che sta nascendo”. E’ quello del rinnovato parco del Campovolo, a corollario della nascente arena della musica. Il master plan del progetto, che sara’ realizzato per gradi negli anni (con inizio gia’ nel 2019), e’ stato elaborato dalla societa’ Aeroporto su mandato del Comune (affidato allo studio di architettura Iotti-Pavarani) a partire dalle indicazioni della Conferenza di servizi sull’impatto ambientale dell’arena, circa la sostenibilita’ non solo dell’infrastruttura, ma di tutta l’area circostante. Il risultato e’ un progetto urbanistico “ibrido” che, come sottolinea il sindaco Luca Vecchi, “ha di fatto tre anime”.

La prima e’ quella marcatamente ambientale perche’ l’area oggetto degli interventi, compresa tra la ferrovia Milano- Bologna e l’area operativa dell’aeroporto (oggi gia’ in parte destinata a bosco urbano e in parte a terreni seminati di proprieta’ privata) verra’ innanzitutto acquisita dall’amministrazione per piantarvi 25.000 nuovi alberi. Il parco crescera’ cosi’ da 20 a 78 ettari (di cui 40 di bosco) in grado di assorbire 2200 tonnellate di Co2 all’anno.

Il luogo e’ poi destinato a diventare un punto di riferimento per tutti gli sportivi. Nel rinnovato polmone verde cittadino sara’ infatti realizzata una nuova pista di atletica, in sostituzione dell’impianto obsoleto di via Melato. L’opera, sottolinea l’assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli, “e’ gia’ finanziata nel programma triennale dei lavori pubblici per due milioni nel 2019”. Ma si prevedono anche campi da calcio, pallavolo e soprattutto il campo da football americano, disciplina per cui le societa’ hanno chiesto piu’ spazi non piu’ tardi di lunedi’ scorso in Consiglio comunale.

Il terzo aspetto del master plan evidenziato e’ infine quello urbanistico di “ricucitura” di luoghi che, pur riqualificati singolarmente, non sono connessi tra loro. Si traccia pertanto un nuovo percorso che dal campus universitario del San Lazzaro portera’ al Campovolo (con un nuovo sovrappasso ciclopedonale, ndr) e da qui alle Reggiane. Per arrivare, anche attraverso una nuova pista ciclopedonale protetta, alla stazione storica e al centro di Reggio.

Il progetto dara’ infine risposta ad un annoso problema. Quello del deposito dei treni di Fer di via Talami adiacente ad alcune abitazioni, i cui residenti denunciano da tempo i rumori e l’inquinamento provocato dalle locomotive in transito. Il deposito, in accordo con la societa’ ferroviaria, sara’ infatti spostato nell’area della stazione cittadina dei treni locali che serve il complesso del San Lazzaro. Escluso questo intervento a carico di Fer, il costo del progetto e’ stimato tra i 6 e gli 8 milioni, che il Comune stanziera’ con risorse proprie. “La cifra e’ sostenibile”, dice l’assessore Pratissoli, mentre il sindaco sottolinea: “Potenziamo il verde pubblico e i luoghi d’eccellenza senza aggiungere cemento. Lo ripeto spesso ma in questo caso e’ vero: una nuova citta’ sta nascendo”.