Bibbiano, spuntano armi in azienda sequestrata per Aemilia

16 marzo 2019 | 10:21
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Bibbiano, spuntano armi in azienda sequestrata per Aemilia

Due pistole, un silenziatore lungo 17 centimetri e delle munizioni trovate da operai durante lo sgombero della Sarcia srl che era di proprietà dei fratelli Sarcone

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Un sequestro di pistole, munizioni ed un silenziatore, quello effettuato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, che hanno operato insieme ai colleghi di Bibbiano, che ora necessita dei dovuti approfondimenti investigativi che ora si stanno svolgendo sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Bologna.

Sono state sequestate due pistole, un silenziatore lungo 17 cm. e delle munizioni. Il rinvenimento è avvenuto a Bibbiano ad opera di alcuni operai che stanno eseguendo le operazioni di sgombero della ditta Sarcia S.r.l. sequestrata nell’ambito dell’inchiesta Aemilia. Le armi saranno ora sottoposte ad accertamenti, anche di natura balistica per capire se, eventualmente, possano essere state utilizzate.

La Sarcia srl era l’azienda edile dei fratelli Sarcone, affiliati alla ‘ndrangheta calabrese. Era un’impresa piuttosto nota attiva all’epoca in provincia. Nicolino Sarcone, 53 anni, è stato condannato, nell’ottobre scorso, a 30 anni di reclusione per gli omicidi di Nicola Vasapollo (il 21 settembre ‘92 a Reggio Emilia) e Giuseppe Ruggiero (il 22 ottobre sempre del ’92 a Brescello). E’ anche stato condannato a 15 anni nel processo Aemilia.

Gianluigi Sarcone, 47 anni, è considerato il capo del gruppo smantellato dall’operazione ‘Aemilia’ ed è stato condannato recentemente in primo grado a 16 anni e quattro mesi nel processo Aemilia a cui si aggiungono altri tre anni e sei mesi per reati connessi.

Carmine Sarcone, 39 anni, il più giovane dei fratelli, sarebbe diventato il punto di riferimento della cosca emiliana, nel momento in cui familiari e altri esponenti di spicco sono finiti in carcere. E’ stato arrestato nel gennaio del 2018 a Cutro e sarà giudicato a Bologna con rito abbreviato il prossimo aprile per associazione di tipo mafioso