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Aemilia, maxi confisca di beni a cosca Grande Aracri

12 marzo 2019 | 20:32
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Aemilia, maxi confisca di beni a cosca Grande Aracri

Dopo la sentenza di primo grado sono stati tolti al clan beni per 40 milioni di euro. In dettaglio 62 dei beni confiscati si trovano in provincia di Reggio Emilia per un valore complessivo di 12 milioni

REGGIO EMILIA – Doppio colpo oggi alla cosca di ‘ndrangheta legata alla famiglia Grande Aracri di Cutro. Oltre all’operazione della direzione distrettuale antimafia di Venezia (che in provincia di Reggio Emilia ha portato a sette arresti) la guardia di finanza di Cremona, aiutata dagli uomini delle Fiamme Gialle di Crotone, ha confiscato al clan beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 40 milioni.

Si tratta di 253 immobili industriali, commerciali e di civile abitazione tra le provincie di Parma, Reggio Emila, Modena, Mantova, La Spezia e Crotone, 19 societa’ operanti nelle provincie di Parma, Reggio Emilia, Mantova, Verona e Crotone e 50 automezzi, compreso un intero parco di autoarticolati della societa’ di Giuseppe Giglio, condannato a 6 anni nel processo Aemilia.

I provvedimenti sono stati eseguiti a seguito delle condanne in primo grado nel maxi processo reggiano contro la ‘ndrangheta. In dettaglio 62 dei beni confiscati si trovano in provincia di Reggio Emilia per un valore complessivo di 12 milioni. Si tratta di abitazioni e capannoni. Confisca anche per otto societa’ di capitali con sedi tra Reggio Emilia, Reggiolo, Brescello e Gualtieri. Parte degli immobili e delle autovetture sono stati posti a disposizione delle forze di polizia, mentre gli autoarticolati sono stati consegnati al Corpo dei Vigili del Fuoco per le proprie attivita’.