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Sanità, nuovo Pal: la Rubertelli lo promuove a metà

27 febbraio 2019 | 18:12
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Sanità, nuovo Pal: la Rubertelli lo promuove a metà

La candidata sindaco dei Civici: “Liste d’attesa troppo lunghe che rendono quello alla salute un diritto a pagamento”

REGGIO EMILIA – Non nega il “salto scientifico e tecnologico” del “Santa Maria” ma, nello stesso tempo, punta il dito contro le liste d’attesa troppo lunghe che rendono quello alla salute un “diritto a pagamento”, contro la carenza di posti letto, e il ruolo sempre piu’ centrale dell’ospedale del capolugo, anche a discapito di quelli perifierici.

E’ la posizione di Cinzia Rubertelli, candidata a sindaco di Reggio Emilia sostenuta dalla lista di Alleanza civica, sul nuovo Pal (Piano attuativo locale) provinciale, approvato nei giorni scorsi, documento che definisce gli obiettivi futuri della sanita’ sul territorio. “Nessuno puo’ negare il salto scientifico e tecnologico dell’ospedale reggiano, ma e’ inevitabile non notare che il diritto alla salute e’ sempre di piu’ un diritto a pagamento”, attacca Rubertelli.

“I tempi di attesa per le visite, gli esami strumentali e gli interventi sono molto lunghi, mesi nella migliore delle ipotesi e di pochi giorni nei casi a pagamento”, sottolinea. “Cosi’ come le attese al Pronto soccorso sono interminabili e snervanti: o si lavora sui filtri territoriali o si potenzia il Pronto soccorso, specie se lo si tiene aperto a tutti, immigrati clandestini compresi, che li’ si affollano, non avendo altro punto di riferimento”.

Per non parlare, aggiunge la civica, “delle difficolta’ di veder ricoverato un paziente, specie se anziano, per la politica regionale sostenuta dai sindaci reggiani di risparmiare sui posti letto, anziche’ tagliare la pletora di dirigenti amministrativi o medici, che intasano i corridoi di via Amendola e non solo, con stipendi elevati, ‘galloni da alti ufficiali’ e funzioni indefinite”. Insomma, dice Rubertelli, “occorre rafforzare il fronte dove si curano le persone, recuperando risorse dalla riduzione del personale e dei dirigenti degli uffici, anche perche’ li’ si annida il rischio delle assunzioni clientelari, visto che spesso il merito e’ un optional”.

Un “diritto come quello alla salute- conclude la candidata- ha valore se lo si puo’ esercitare, altrimenti diventa un privilegio”.