Italia e mondo

Regionali, Pizzarotti: “Il Pd è morto, ma serve un patto anti-Lega”

14 febbraio 2019 | 18:40
Share0
Regionali, Pizzarotti: “Il Pd è morto, ma serve un patto anti-Lega”

Il leader di “Italia in Comune”: “Non mi candido presidente, sono pronto a un dialogo per fermare il Carroccio”

REGGIO EMILIA – Da un lato considera il Pd “morto”, ma dall’altro esclude per ora una sua candidatura alla guida dell’Emilia-Romagna e giudica questa regione “strategica nel fermare l’avanzata della Lega”. Federico Pizzarotti si tiene le mani libere: l’ex M5s, sindaco di Parma, aspetta l’esito delle europee e delle amministrative di primavera e intanto prepara “Italia in Comune”, la sua lista che sabato a Bologna terra’ proprio il congresso regionale.

Un messaggio per ora e’ chiaro: il Pd cosi’ com’e’ oggi non e’ un alleato su cui fare un grande affidamento. “Io credo che il progetto del Pd fara’ fatica a risollevarsi. Serve un campo riformista, ma faccio a fatica a vederlo risollevato da questo gruppo dirigente”, sferza Pizzarotti durante la conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio a Bologna.

Pero’ “io – chiarisce il leader di Italia in Comune – non mi candido presidente. Mi citano ma io sto benissimo a fare il sindaco di Parma. Non ho nessuna smania e velleita’, ma sono disponibile a dialogare per fermare l’avanzata della Lega. Spero che si riesca a costruire una alternativa su presupposti nuovi”.

“Sabato nasce il partito regionale. Siamo in forte crescita”, spiega il parlamentare Serse Soverini. “Abbiamo aderenti da provenienze diverse, M5s, Pd, da partiti di centro e anche centrodestra”. In tutto per ora ci sono 340 iscritti al partito in Emilia-Romagna. Dai 5 stelle viene anche il candidato sindaco di Italia in Comune a Pianoro, Matteo Gatti. “Puntiamo tutto su Pianoro, il comune piu’ grande dove ci presentiamo”, sottolinea la coordinatrice bolognese Salsi.

Intanto, spiega ancora Soverini, “inizieremo a parlare del programma per l’Emilia-Romagna a partire dalla sanita’. Molta attenzione al tema dell’economia sostenibile, ma lavoreremo anche moltissimo sulla legalita’ e sulla lotta alla criminalita’ organizzata. La vera minaccia alla sicurezza e’ questa, non gli immigrati”.