Mediopadana, nuovi parcheggi nel 2020

15 febbraio 2019 | 16:57
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Mediopadana, nuovi parcheggi nel 2020

Rivoluzione sosta con aumento stalli da 850 a 1.175 (+385), portando il numero complessivo dei parcheggi disponibili a 6.345. Ma è lite in commissione. Capelli: “Mai detto che il P3 deve costare di più, abbiamo un sacco di idee”

REGGIO EMILIA – Il Far West della sosta alla stazione Mediopadana dell’alta velocita’ di Reggio Emilia ha una data di scadenza. Ad aprile dell’anno prossimo, infatti, dovrebbero essere completati i lavori – per i quali e’ stata di recente indetta la gara d’appalto da 4,1 milioni circa – per la sistemazione e l’ampliamento dei parcheggi, e la riorganizzazione della viabilita’ interna dell’area antistante l’infrastuttura firmata dall’archistar Santiago Calatrava e inaugurata nel 2013.

Il punto della situazione e’ stato fatto ieri sera in commissione in municipio, dove non sono mancati appunti critici da parte dei gruppi di opposizione. Andando con ordine, pero’, l’intervento produrra’ innanzitutto un aumento degli stalli di sosta da 850 a 1.175 (+385), portando il numero complessivo dei parcheggi disponibili a 6.345. Il transito sara’ invece rivisto creando corsie definite per l’accesso dei mezzi privati e pubblici e si pianteranno 315 alberi.

I tre grandi “blocchi” per la sosta – il P1 da 1650 posti, il P2 da 2395 e il P3 da 310 (a cui si aggiungono 28 stalli per disabili, 15 per taxi e auto Ncc, 3 per gli autobus Seta e 6 per quelli a lunga percorrenza) – saranno, come annunciato da tempo, messi a pagamento. Ma non c’e’ accordo sulle modalita’. Il Partito democratico, con il capogruppo Andrea Capelli, ha per esempio sostenuto che l’area P3, quella piu’ vicina all’ingresso della stazione, dovrebbe avere la tariffa piu’ cara. Secondo la consigliera di Alleanza civica Cinzia Rubertelli, candidata a sindaco alle prossime elezioni- sarebbe invece “piu’ giusto mantenere la medesima tariffa e riservarlo ai disabili, alle gestanti e alle persone piu’ fragili”.

Alessandra Guatteri, capogruppo del Movimento 5 stelle, punta invece il dito sul sistema dei collegamenti tra citta’ e stazione Av. “Solo il 5% dei passeggeri arrivano in Mediopadana con un mezzo pubblico, un dato sconcertante in una citta’ che vanta un’aria irrespirabile. Meno sconcertante se si pensa che il trasporto pubblico urbano non e’ sufficiente e deve essere potenziato al piu’ presto. Su questo l’amministrazione comunale avrebbe dovuto lavorare e invece niente”.

Secondo Guatteri, “l’iniziativa che e’ stata studiata, certamente tamponera’ le esigenze attuali di una stazione che ogni giorno vede passare 3.930 passeggeri, contro i 1.570 del 2014”, ma solo “con sei anni di ritardo l’amministrazione comunale inizia a pensare alla stazione Mediopadana, senza aver prodotto alcuna idea, ma continuando a rincorrere la situazione che sfugge di mano”.

Insomma, “e’ fondamentale che la stazione Mediopadana diventi, attraverso una mobilita’ totalmente sostenibile, una parte integrante della citta’ e non un polo a se stante. Il trasporto pubblico locale deve essere ridefinito in funzione della stazione, la rete di ciclabili deve essere completa e in sicurezza e deve essere garantito il completo collegamento con il centro urbano”.

Per quanto riguarda i posti auto che devono essere aumentati per evitare “che la gente parcheggi in situazione di totale pericolo”, infine i cinque stelle chiedono se “non era forse la stazione Mediopadana il posto dove costruire un parcheggio a piu’ piani per evitare di correre il rischio di dovere continuare a mettere pezze successive”.

Capelli: “Mai detto che il P3 deve costare di più, abbiamo un sacco di idee”
Alla Guatteri replica il capogruppo del Pd, Andrea Capelli, che precisa: “Io non ho detto che il P3 deve costare di più, ma ho parlato dei progetti di area vasta che siamo disponibili a progettare. Con le Ferrovie dello Stato il parcheggio coperto sotto le campate vuote: si arriva e si parcheggia sotto ai binari, basta salire le scale e sei sul treno. Con la società Autostrade un casello dedicato con area di sosta per chi arriva da fuori provincia. Con la regione una sorta di People Mover reggiano che colleghi stazione centrale e stazione tav con biglietto integrato. Alla faccia della Guatteri che dice che non abbiamo idee”.