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Jeremie Boga: è del Sassuolo una delle grandi promesse del calcio europeo

8 febbraio 2019 | 09:54
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Jeremie Boga: è del Sassuolo una delle grandi promesse del calcio europeo

REGGIO EMILIAJérémie Boga lo “spaccapartite”. I tifosi del Sassuolo stanno imparando a conoscere uno dei talenti più promettenti del calcio continentale. A suon di dribbling e giocate di grande fantasia, Boga si sta ritagliando uno spazio importante nella squadra di De Zerbi, protagonista di una stagione oltre le aspettative e in piena corsa per l’Europa League. E dopo la partenza di Boateng, il talento del francese è pronto a spiccare il salto di qualità definitivo.

Jérémie Boga è nato il 3 gennaio 1997 a Marsiglia. Nella città francese muove i primi passi nel mondo del calcio. A notare in lui qualcosa di speciale è Guy Hillion, osservatore inglese che lo porta nelle giovanili del Chelsea, squadra che nella scorsa estate l’ha ceduto al Sassuolo mantenendo però il diritto di “recompra”.

Nell’Academy londinese il transalpino brucia le tappe grazie al suo talento fino ad arrivare, a febbraio 2012 e in netto anticipo sulle previsioni, nella squadra riserve dei Blues. Processo di crescita che prosegue anche nella stagione successiva in cui Boga inizia con l’Under 18 per passare dopo pochi mesi all’Under 21.

L’ascesa continua a essere costante. Nel 2014/2015, l’ala francese, ormai protagonista assoluto a livello giovanile, viene aggregato alla prima squadra per la fase di preparazione. È il momento di iniziare a farsi le ossa tra i professionisti. La prima esperienza è in Francia con la maglia del Rennes. In rossonero partirà spesso dalla panchina e collezionerà 31 presenze e tre reti. L’anno successivo nuovo prestito, questa volta in Spagna al Granada. Anche in Liga Boga si farà valere realizzando due gol e un assist in 27 apparizioni in campo.

Tornato alla base, il trequartista francese svolge tutta la preparazione nel Chelsea di Antonio Conte e debutta in Premier League nella gara persa contro il Burnley. Sarà l’unica esperienza con la casacca del club che l’ha lanciato. Ad agosto arriva l’ennesimo trasferimento a titolo temporaneo. La destinazione è il Birmingham. Qui Boga esplode definitivamente: promosso titolare, scenderà in campo per ben 34 volte e impreziosirà la sua stagione con altre due reti e tre assist.

A luglio dello scorso anno l’annuncio ufficiale dell’acquisto a titolo definitivo da parte del Sassuolo. L’esperienza nella nostra Serie A non è partita nel migliori dei modi. Dopo le prime presenze incoraggianti, il talentino transalpino si è fermato a causa di alcuni problemi fisici che l’hanno costretto, lo scorso ottobre, ad andare sotto i ferri per un intervento di pulizia alla tibia. Ma dopo l’inconveniente e il lento percorso di recupero, Boga ha iniziato a ritagliarsi sempre più spazi. Per informazioni chiedere ai difensori dell’Inter a cui il francese ha creato non pochi grattacapi nell’ultima mezz’ora dell’incontro terminato sullo 0 a 0.

Dopo la grande impressione suscitata contro i nerazzurri, Boga è sceso in campo anche nei secondi tempi delle gare contro Cagliari e Genoa dando ottima prova delle sue doti. Al momento il tecnico De Zerbi lo sta centellinando per disciplinarlo tatticamente, ma se il Sassuolo vorrà confermare le previsioni di www.unibet.it/betting che danno proprio i neroverdi tra le squadre che si giocheranno l’Europa League fino all’ultima giornata, non potrà prescindere dagli strappi e dalla velocità del francese. Per ora le presenze in campionato sono nove e tutte dalla panchina. Ma il numero è destinato a salire in maniera repentina.

Quello che non è mai mancato al transalpino è la velocità, che, unita a una tecnica di alto livello, fa di lui il prototipo del trequartista moderno, forte fisicamente e dai piedi buoni. In questa fase della stagione l’allenatore bresciano lo sta utilizzando all’ala ma i margini maggiori di crescita potrebbero arrivare da uno spostamento in zona centrale. Boga è infatti dotato anche di un’ottima visione di gioco e di un gran tiro dalla distanza, ama spaziare su tutto il fronte offensivo o indietreggiare per prendere direttamente il pallone e far ripartire il gioco. Doti innate sorrette da un fisico brevilineo e compatto e che potrebbero creare nei prossimi mesi problemi di lettura importanti alle difese di mezza Serie A.