Politica

Elezioni, pronti…via!: i luoghi simbolo della campagna elettorale

3 febbraio 2019 | 09:14
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Elezioni, pronti…via!: i luoghi simbolo della campagna elettorale

Un’ex fonderia recuperata ora diventata la sede di Aterballetto per Vecchi, il grattacielo per Salati, l’hotel Posta per la Rubertelli e il centro sociale Rosta Nuova per la Ognibene. Esaminiamoli uno ad uno in questo gioco semiserio

REGGIO EMILIA – Un’ex fonderia recuperata ora diventata la sede di Aterballetto per Vecchi, il grattacielo per Salati, l’hotel Posta per la Rubertelli e il centro sociale Rosta Nuova per la Ognibene. Sono tutti luoghi simbolici, per la storia della nostra città, che i candidati hanno scelto come base di partenza per la loro campagna elettorale e che, inevitabilmente, ci dicono qualcosa di loro e dei loro progetti. Vediamoli, uno ad uno, in questo gioco semiserio.

Partiamo dal sindaco uscente e ricandidato. La scelta della Fonderia39 intepreta la volontà di restare aggrappati alle radici, ma guardare al futuro. Qui, dove un tempo si fondeva il metallo per la Lombardini Motori, si danza e si fa cultura, ma si progetta anche la Reggio di domani. Grandi scenografie, immagini, giochi di luci. Lo sguardo, insomma, è rivolto avanti, ma con un tocco radical chic. Obiettivo: svecchiare Vecchi. Reggio sarà ancora un paese per Vecchi?

Che dire dell’hotel Posta e della Rubertelli? Il palazzo che fu del Capitano del popolo, figura importante della amministrazione locale ai tempio del Medioevo che doveva bilanciare il potere e l’autorità delle famiglie nobili, ha fatto da ambientazione alla sua presentazione. Forse la candidata, in cuor suo, spera di rappresentare i populares, come gli antichi abitanti di questa dimora? Un’operazione che mira diritta al centro politico, ma anche geografico della città, vista la collocazione. O Capitana, mia Capitana…

Il piano ammezzato del grattacielo, invece, oltre che essere il vecchio studio fotografico di Salati, è anche il simbolo di una Reggio che non c’è più. Quella del Dopoguerra, costruita negli anni Cinquanta, che agognava il miracolo economico che presto sarebbe arrivato. Il candidato del centrodestra è un po’ fermo lì. Nell’utopia del “si stava meglio una volta” quando c’era la vecchia fontana davanti al Valli. Operazione nostalgia, insomma, che guarda alla borghesia “bene” reggiana. Salati punta sul vintage che non passa mai di moda.

Infine è arrivata la Ognibene. Qui la scelta pop è evidente. Il centro sociale del quartiere Rosta Nuova è una mossa che mira a prendere voti a sinistra a Vecchi. L’assalto al cielo dei pentastellati muove da quello che è uno dei quartieri più popolari di Reggio, con uno degli esempi di case popolari meglio riusciti della città. Presentare il proprio programma, poi, in un centro sociale è mirare diritto al cuore della sinistra reggiana. Quando poi la candidata indossa il maglione rosso e usa i colori granata…Chissà se per Rossella, domani, sarà un altro giorno.