Dirigenti indagati, Vecchi al M5S: “Siete comici, fate i puri e graziate Salvini”

23 febbraio 2019 | 17:51
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Dirigenti indagati, Vecchi al M5S: “Siete comici, fate i puri e graziate Salvini”

Il sindaco replica alle accuse: “Siamo stati trasparenti. Rispettiamo l’azione della magistratura e conosciamo la professionalità e la correttezza dei nostri dipendenti coinvolti. Quel regolamento io l’ho cambiato subito”

REGGIO EMILIA – “Non appartiene alla nostra cultura istituzionale sventolare cappi e manette a chi la pensa diversamente, considerare per anni l’immunità parlamentare un privilegio inaccettabile salvo poi rinchiudersi nella Giunta per le autorizzazioni a procedere per salvare l’alleato di governo o il ministro di turno da un processo che lui stesso aveva dichiarato di voler affrontare”. Il sindaco Luca Vecchi accusa i Cinque Stelle di ipocrisia rispondendoalle accuse della Guatteri e della Ognibene che hanno parlato di “responsabilità politica” sua e di Graziano Delrio nella vicenda che vede indagati 18 dirigenti del Comune di Reggio, a vario titolo, per falso ideologico e abuso d’ufficio.

Scrive Vecchi: “Certa speculazione politica in corso in queste ore appare comica, da chi si autoproclamava il più puro dei puri e, negli ultimi mesi, ha invece mostrato tutt’altro volto. Fa infatti sorridere che a sollevare talune questioni “di principio” siano forze che si nascondono regolarmente, quando resterebbe in sospeso, da chiarire a tutti gli italiani, una situazione da 49 milioni, o si sorvola tartufescamente su notizie di impiegati assunti in nero, incidenti sul lavoro come minimo mal gestiti e altre “bagatelle” simili”.

Il primo cittadino rivendica poi di essere stato trasparente: “Non appena ho avuto notizia dell’avvio di indagini a carico di alcuni dirigenti ho ritenuto, per dovere di trasparenza di fronte alla città, che fosse l’Amministrazione, in prima istanza, di rendere nota l’esistenza della vicenda. Ogni altro comportamento sarebbe stato interpretato come un non voler vedere una realtà così rilevante, il che, francamente, sarebbe stato, a me per primo, inaccettabile e contrario a quei principi di amministrazione trasparente su cui abbiamo orientato tutto il lavoro del Comune in questi anni”.

Continua Vecchi: “Il rispetto sempre dimostrato nei confronti dell’azione degli inquirenti e della magistratura trova ulteriore conferma anche questa volta. La fiducia nell’operato delle autorità competenti e l’auspicio che sulla vicenda possa essere fatta chiarezza non sono semplicemente “un modo di dire”, ma piuttosto una consapevole sensibilità istituzionale e amministrativa che trovano riscontro nella collaborazione che, nel rispetto dei distinti ruoli istituzionali e delle diverse prerogative, è stata per decenni dimostrata in ogni occasione. Non di meno l’essenza stessa di una sincera sensibilità garantista, come il nostro Stato democratico prevede, si concreta nel non cedere alla tentazione di pensare che le garanzie costituzionali spettanti ad ogni cittadino senza distinzioni possano essere derogate per “esigenze politico-amministrative”. Questo vale per i funzionari pubblici così come per chiunque altro”.

Il sindaco precisa poi che “l’indagine è ai primi passi” e “da quanto ci è dato di sapere, ci sono atti e modalità formali e temporali attraverso i quali essa di svilupperà. Nello specifico, allo stato dei fatti, non sappiamo ancora quanti e quali dirigenti abbiano ricevuto una informazione di garanzia. Non abbiamo ancora una compiuta rappresentazione delle specifiche ipotesi di reato, essendo unicamente a conoscenza che le ipotesi oggetto di indagine siano l’abuso d’ufficio e per qualcuno il falso e i fatti contestati risalenti all’anno 2013. Allo stato i dirigenti contattati dalla magistratura di cui abbiamo contezza sono solo alcuni. Attendiamo di conoscere se a questi se ne aggiungeranno altri e di avere un quadro esaustivo, precondizione necessaria senza la quale qualsiasi valutazione sarebbe fuori luogo”.

Conclude Vecchi: “Conosco la correttezza e la professionalità dei dirigenti coinvolti di cui ho contezza, la passione per il proprio lavoro pubblico, ho fiducia che sapranno fornire le spiegazioni necessarie, che aiuteranno gli organi preposti con spirito collaborativo a far luce sui fatti contestati, nell’interesse proprio e più in generale nell’interesse di un principio di trasparenza e verità che la vicenda impone. Ogni organizzazione complessa, incluse le istituzioni, incluso il Comune di Reggio, vive ogni giorno una dialettica interna, fatta di confronti, di collaborazioni e di scontri, di intese e di malintesi; le decisioni sono sempre il punto di caduta di questa complessità, nel loro essere adeguate o meno, giuste o sbagliate. In una pubblica amministrazione vale un principio al di sopra di ogni altra lettura: l’amministrazione parla con atti. Punto. Così è stato anche con il Regolamento degli incarichi. Non appena constatati i rilievi e le criticità che venivano osservate, fin dall’insediamento della nuova amministrazione, in pochi mesi quel Regolamento è stato modificato e aggiornato in relazione alle normative vigenti nel 2015”.