Dirigenti indagati, i deputati M5S: “Fuori i nomi”

22 febbraio 2019 | 16:54
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Dirigenti indagati, i deputati M5S: “Fuori i nomi”

Si tratta di 18 funzionari (su 32 totali dell’epoca) in servizio a piazza Prampolini sotto l’allora amministrazione di Graziano Delrio

REGGIO EMILIA – Terremoto in Comune a Reggio Emilia, dove la stessa amministrazione ha informato ieri sera – con un atto di trasparenza – dell’indagine su alcuni dirigenti, accusati di falso e abuso d’ufficio per una serie di incarichi professionali assegnati nel 2013. Si tratta di 18 funzionari (su 32 totali dell’epoca) in servizio a piazza Prampolini sotto l’allora amministrazione di Graziano Delrio, che ad aprile dello stesso anno divenne ministro lasciando il posto al vicesindaco Ugo Ferrari nominato primo cittadino facente funzione.

Il Movimento 5 stelle, che nel 2016 aveva deciso di presentare due esposti alla Corte dei conti sulle irregolarita’ riscontrate nel regolamento per l’affidamento degli incarichi, chiede ora di fare “trasparenza totale” sui nomi degli indagati. “Il sindaco Luca Vecchi e l’ex sindaco ora capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio non hanno nulla da dire? Non si sono informati su quali dirigenti del Comune che governano o hanno governato sono indagati?”, domandando i parlamentari 5 stelle Maria Edera Spadoni e Davide Zanichelli, preannunciando una raffica di accessi agli atti dei propri consiglieri comunali su tutti gli incarichi conferiti dai dirigenti comunali. Secondo le prime informazioni reperite sul sito dell’amministrazione dai pentastellati l’ammontare delle “consulenze” sarebbe di 12,4 milioni tra il 2010 e il 2015.

La Corte dei conti, intanto, aveva gia’ messo in luce dei rilievi sul regolamento, in due delibere datate precisamente 18 dicembre 2008 e 18 novembre 2015. Nel 2008 era partito un primo “invito” della magistratura contabile al Comune di Reggio di modificare il proprio regolamento per l’affidamento degli incarichi esterni, che sette anni dopo continuava ad essere definito “illegittimo” perche’, si legge nella delibera, “esclude la previsione di procedura comparativa mediante emissione di avviso pubblico rivolto alla generalita’ degli interessati”.

Il regolamento comunale e’ stato infine cambiato il 17 dicembre del 2015 sanando, come attesta la Corte dei conti il 10 febbraio 2016, i precedenti “profili di illegittimita’”. Roberto Salati, candidato sindaco del centrodestra, si unisce all’appello dei 5 stelle: “Il Comune faccia chiarezza sui nomi, i non indagati non possono rimanere con questa ombra” (fonte Dire).