Consiglio comunale, seduta fiume su bilancio 2019

5 febbraio 2019 | 09:20
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Consiglio comunale, seduta fiume su bilancio 2019

Il sindaco Vecchi: “In cinque anni debito abbattuto da 97,5 a 59,8 milioni”. Il M5S contesta: “Opere non terminate”. I Civici: “Bilancio fotocopia”

REGGIO EMILIA – Cinque anni fa, nel 2014, il debito del Comune di Reggio Emilia era pari a 97.5 milioni, pesando per 568 euro su ogni cittadino. Oggi e’ sceso a 59,8 milioni (348 euro pro capite). È il risultato di mandato rivendicato dal sindaco Luca Vecchi, mentre in sala del Tricolore si discute dell’ultimo bilancio di previsione – quello del 2019 – della consigliatura. Un documento che mantiene inalterata la tassazione locale, non taglia i servizi e, come spiega l’assessore Daniele Marchi, “ha rimesso in moto gli investimenti (130 misti pubblico-privati in 5 anni) e il lavoro, negli anni della peggior crisi del dopoguerra”.

La “manovra” comunale che vale in totale quasi 324 milioni, di cui 157 per la parte corrente e poco meno di 95 milioni per gli investimenti nel trienno2019-2021 (63,8 l’anno prossimo) e’ invece duramente attaccata dai banchi dell’opposizione. Per Alessandra Guatteri, capogruppo del M5s, “l’ultimo bilancio preventivo di questo mandato dimostra che la giunta Vecchi non ha funzionato. Di sicuro, infatti, questa giunta lascera’ in eredita’ a chi seguira’ opere non terminate e i cui esiti potrebbero essere pesanti da gestire per molti anni a venire”.

In particolare, prosegue Guatteri, “parliamo della riqualificazione delle ex Reggiane, del Parco dell’Innovazione e di Arena Campo Volo”. Inoltre, “nulla e’ stato fatto per la situazione ambientale e per il contrasto all’inquinamento dell’aria: in cinque anni niente per il trasporto pubblico e niente per la mobilita’ alternativa”. Tanto, invece, “per tutti quegli interventi che stanno facendo scempio delle radici storiche di Reggio Emilia: Piazza Roversi, e Piazza Gioberti che si aggiungeranno a Piazza della Vittoria, a Piazza Martiri del 7 Luglio, alle fontane del Valli e a Porta Santo Stefano gia’ lasciate in eredita’ dalla giunta Delrio”.

Il tutto, afferma Guatteri, “in un contesto desolante, quello del centro storico che paga le politiche di aperture dissennate di centri commerciali degli ultimi 20 anni con negozi che chiudono a raffica”. Infine, “nessuna idea nemmeno su Mediopadana e Area Nord, se non il minimo sindacale per non ammettere che la situazione e’ totalmente sfuggita di mano”. Insomma, dice il Movimento 5 stelle, “questo bilancio dimostra che Reggio Emilia ha bisogno di un rinnovamento urgente e per chi prendera’ la guida della citta’ ci sara’ parecchio da fare”.

Di bilancio “fotocopia” dei precedenti, a testimoniare l’immobilismo dell’amministrazione, parlano invece la candidata a sindaco Cinzia Rubertelli (Alleanza civica) e Roberta Rigon (Misto). Difende invece il bilancio il capogruppo di Articolo 1 Mdp Lanfranco De Franco, che rimprovera come errori “la mancata introduzione della tassa di soggiorno” e, col senno di poi, scelte differenti sull’acqua pubblica. Nel complesso pero’ “e’ stato fatto un grande lavoro”, commenta De Franco.

Via libera invece all’assemblea cittadina al nuovo regolamento sulla tariffa rifiuti che prevede, tra l’altro, un bonus sociale per le famiglie in difficolta’. A favore hanno votato Pd e Art.1-Mdp, (16 voti), contro Forza Italia, Alleanza civica per Reggio Emilia, Gruppo Misto (cinque voti) mentre Movimento 5 stelle e Sinistra italiana si sono astenuti. Correlata a questa delibera e’ stato poi approvato un ordine del giorno proposto dai pentastellati per “promuovere presso la cittadinanza comportamenti indirizzati ad acquisti e consumi che limitino il piu’ possibile la produzione di rifiuti, in collaborazione con le associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente”.