Nuova sede polizia municipale, l’iter non si ferma

28 gennaio 2019 | 23:09
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Nuova sede polizia municipale, l’iter non si ferma

Il consiglio comunale boccia il Movimento cinque stelle che voleva uno stop all’esproprio dell’area enocianina

REGGIO EMILIA – Avanti tutta del Comune di Reggio Emilia sull’esproprio dell’area dell’azienda Enocianina, a due passi dalla stazione ferroviaria, futura sede del nuovo comando della Polizia locale. A deciderlo tra le polemiche il consiglio comunale nella riunione di oggi, dove la maggioranza ha respinto la proposta del Movimento 5 stelle di interrompere la procedura. Il motivo? La presenza nel sito, sottoposto a procedura immobiliare, dell’abitazione del titolare Aldino Fornaciari, che a detta dei pentastellati oltre a continuare tuttora l’attivita’ della storica azienda (in realta’ dichiarata fallita e con sede legale trasferita a Milano nel 1996, ndr), rischia di trovarsi in mezzo ad una strada con la famiglia.

Ragioni che lo stesso cittadino ha fatto valere oggi – termine ultimo per la presentazione delle osservazioni al progetto del nuovo comando – presentando lui stesso un’osservazione e inviandola per conoscenza ai membri dell’assemblea cittadina. Tecnicamente, spiega il segretario comunale, il consiglio comunale potrebbe fermare l’iter, intervenendo sulla delibera di adozione della variante al piano operativo comunale – con cui “dialoga” l’esproprio – che ha autorizzato la nuova sede della polizia, finanziata con 5 milioni di cui uno e mezzo della Regione.

Quanto alla “leggerezza” degli uffici comunali, che secondo il M5s avrebbero fornito in commissione informazioni parziali, l’assessore all’Urbanistica Alex Pratissoli ribadisce la correttezza dei tecnici evidenziando la trasparenza e la pubblicita’ di tutti gli atti.

“Piu’ volte – dice l’assessore – io stesso ho sottolineato che la variante era funzionale al vincolo di esproprio e non allo stato dei luoghi”. Pratissoli puntualizza poi che “tutti i proprietari dei beni sono stati piu’ volte incontrati dall’amministrazione e si e’ condiviso un percorso in cui ciascuno ha trovato un interesse, per un’area che comunque con la prossima asta di febbraio sara’ acquisita”. Insomma, “anche se noi decidessimo di non procedere l’area passera’ di mano”, conclude Pratissoli, rassicurando che i proprietari privati “saranno garantiti”.

Per niente soddisfatto il Movimento 5 stelle. “Non siamo il partito del no – dice il consigliere Norberto Vaccari – ma diciamo no ai soprusi sui cittadini. Non abbiamo votato contro la delibera della sede della polizia che giudichiamo un buon progetto. Ma se questo progetto e’ quello del principe calato dall’alto e che lascia in mezzo alla strada i cittadini, forse non e’ il progetto migliore. Chiediamo con umilta’ di rivederlo”.

Per Cinzia Rubertelli (Alleanza civica), “non c’era alcuna necessita’ di indebitare la citta’ per altri 5 milioni quando il Comune ha fior fiori di immobili vuoti come la torre del Giglio. Ho votato fortemente contro quella delibera che riguarda cio’ che non ritengo una priorita’ per la citta’. Ora, andando avanti, mi rendo conto che si sta realizzando una vera e propria speculazione, espropriando un’attivita’ storica per contrarre nuovi debiti in modo davvero imbarazzante”.

Andrea Capelli, capogruppo del Pd, taglia corto: “Il Movimento 5 stelle fa pura demagogia e propaganda. La verita’ e’ che non puo’ dire, per motivi legati alla campagna elettorale, che stabilire in stazione il comando della polizia e’ stata una mossa azzeccata. Se un cittadino ha subito soprusi vada in tribunale e noi saremo al suo fianco. Qui si parla di politica e noi rivendichiamo la scelta politica fatta su un’immobile che verra’ espropriato, a servizio di un importante progetto di utilita’ pubblica per la citta’”. La proposta dei 5 stelle e’ stata bocciata dai voti contrari di Pd, Forza Italia e Mdp. Astenuti Lega, Alleanza civica e Roberta Rigon (Misto), esponente di Fratelli d’Italia.