Levizzano ci crede: vietato smettere di sognare

28 gennaio 2019 | 08:46
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Levizzano ci crede: vietato smettere di sognare

Una fiaba sportiva senza precedenti. La piccola borgata del comune di Baiso è tra le pretendenti al salto di categoria. Il direttore sportivo Luca Vassere: “Con la squadra al completo possiamo battere chiunque”

BAISO (Reggio Emilia) – Da Reggio occorre prendere la strada verso la zona delle ceramiche, seguire Castellarano, superare Roteglia e Muraglione, per poi salire, prima di Lugo, attraverso una strada stretta e ripida che sale diretta verso le colline. La via alternativa passa da Valestra, oppure dalle frazioni di Baiso. Così si raggiunge la piccola Levizzano di Reggio Emilia (ne esiste una, più nota, anche a Modena).

Una bellissima borgata panoramica con uno stampo chiaramente contadino, rurale. Ancora più affascinate è la località che ospita il campo da calcio: Piola. Una piccola apertura tra le colline, una zona pari con tanto di circolo-bar e campo sportivo, la casa dell’U.S. Levizzano. In questa piccola località è possibile notare, sulla destra, il maestoso Monte Valestra, poco distante.

Il campo, bellissimo e rimesso a nuovo, è anche una cripta di antiche reliquie sportive. Infatti, per abbellire le tribune, gli amici di Levizzano hanno riutilizzato le sedute del vecchio Stadio Mirabello (dirette al macero), conferendo così al Piola Stadium di Via Piola 17 quel sapore romantico che poche strutture sono in grado di emanare. In questo luogo difficile da raggiungere, lontanissimo da Reggio Emilia e lontano da Modena, una piccola pattuglia di dirigenti locali ha organizzato una vera e propria impresa sportiva, regalando alla gente del posto una squadra di calcio d’alto livello, una squadra capace di primeggiare nei campionati inferiori e di portarsi, nel tempo, nelle zone alte del girone D di Prima Categoria.

Sicuramente mi dimenticherò di qualcuno, ma è giusto citare qualche nome. Volontari e dirigenti che ci hanno messo il cuore: Ermete e Ciro Marzani, Adriano Marazzi, Oscar Ugoletti, Renato Casali e Luca Vassere, proprio con l’ultimo dirigente citato abbiamo fatto una bella chiacchierata, al Bar Sport di Piola.

Luca, il tuo compito è quello di svolgere il ruolo di direttore sportivo
Cerco di assemblare la miglior squadra possibile, avvalendomi del consiglio dei miei amici e colleghi del Levizzano. Vivo nel calcio dilettanti da quando sono nato, per me è una grande passione, proprio per questo cerco sempre di fare del mio meglio.

Siete partiti a razzo, poi una brusca frenata
Nelle prime sette partite abbiamo portato a casa ben 19 punti, oggi ne abbiamo solamente 24. Purtroppo siamo stati colpiti da diversi infortuni, tanti giocatori si sono fatti male. Chiaro che quando mancano quelli che fanno la differenza è difficile fare punti, specialmente in campionati equilibrati come questo.

Il girone è molto combattuto
Alla fine la classifica dice sempre la verità: Castelnuovo e Monteombraro hanno qualcosa in più. Una rosa più lunga, giocatori di qualità superiore. Noi, con la squadra al completo, potevamo stare davanti, oggi siamo a ridosso delle prime. Il gruppo D è molto particolare: non ci sono squadre materasso, penso, per esempio al Pavullo di mister Antonelli. Lottano per non retrocedere ma giocano davvero bene, hanno messo in difficoltà tante squadre di calibro maggiore e hanno dimostrato di avere una buona idea di gioco.

Fare calcio a Levizzano non è facile
Può sembrare una follia (sorride). Durante la settimana ci alleniamo a Villalunga, sul sintetico, altrimenti come fanno i ragazzi a venire ad allenamento dopo lavoro? Abbiamo fatto questa scelta per rendere più semplice la vita al gruppo. Alla domenica giochiamo alla Piola. Il problema è che sei lontano da tutto: arrivare a Levizzano da Fiorano, Sassuolo, Casalgrande non è facile. Questo rende tutto molto più complicato. Però, dalla nostra, a parere di tutti, possiamo dire che riusciamo a dare a tutti i nostri calciatori molta serenità, siamo molto legati tra di noi, anche tra dirigenti siamo tutti amici da una vita. Proprio per questo riusciamo a fare tutto quello che ci prefissiamo come obiettivo”

La vostra è una fiaba sportiva: invito tutti a visitare la vostra struttura sportiva di Piola. Il salto di categoria è cosa proibitiva?
Abbiamo difensori come Fornaciari, abbiamo Franchini davanti alla difesa, inoltre abbiamo degli attaccanti come Manulescu e Di Costanzo. Inoltre abbiamo tanti giovani con gli attributi, tanti ragazzi di categoria che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Abbiamo una porta difesa bene, inoltre la gente di Levizzano e la dirigenza segue con grande passione il gruppo. Io dico che abbiamo fatto del nostro meglio e che non cambierei questa squadra con nessun altro. Abbiamo le qualità per arrivare dove vogliamo, senza pressioni e senza nessun obbligo se non quello di dare sempre il massimo.