Lega, M5S e Forza Italia: “Business senza scrupoli, l’inchiesta diventi un monito”

28 gennaio 2019 | 14:31
Share0
Lega, M5S e Forza Italia: “Business senza scrupoli, l’inchiesta diventi un monito”

La deputata emiliana Benedetta Fiorini (Fi), la senatrice Laura Mantovani (M5S) e il consigliere regionale del Carroccio, Gabriele Delmonte, commentano l’inchiesta dei carabinieri

REGGIO EMILIA – “Lo abbiamo sempre detto che per alcuni approfittatori senza scrupoli l’immigrazione e’ un grande business economico ed oggi ne abbiamo avuto una ulteriore conferma. Quanto scoperto dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia nell’operazione ‘Security Danger’ ha dell’incredibile: profughi, richiedenti asilo appena sbarcati dalle coste libiche, ma anche nomadi e pregiudicati, utilizzati per gestire la ‘sicurezza’ di concerti tra cui quelli dei Rolling Stones, Depeche Mode e di Vasco Rossi”.

Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini, vicecommissario di Forza Italia in Emilia Romagna. “Eventi pubblici che attraggono migliaia di spettatori, come i concerti – aggiunge Fiorini – sono particolarmente delicati, non solo per la grande affluenza di pubblico che in se’ comporta sempre una grande attenzione (al concerto di Vasco Rossi tenutosi al Modena Park il primo luglio del 2017 parteciparono 220mila persone), ma perche’ potrebbero essere bersaglio di attacchi terroristici. Eppure c’e’ chi non ha esitato a mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini ed ha sfruttato a proprio vantaggio economico la situazione, utilizzando gli immigrati come ‘addetti alla sicurezza’ pur non avendone ovviamente alcun requisito, con il compito di filtrare l’accesso del pubblico, controllare gli effetti personali, i biglietti, e finanche vigilare gli ingressi riservati all’accesso delle Forze di Polizia e dei mezzi di soccorso. Porre fine all’immigrazione irregolare- conclude Fiorini- permetterebbe anche di sottrarre chi arriva nel nostro Paese dalle mani della malavita organizzata”.

Il M5S: “Ignobile business”
“Grazie ai Carabinieri e alla Procura di Reggio Emilia per l’operazione ‘Security Danger’ portata a termine questa mattina. È stato sgominato l’ignobile business realizzato anche ai danni di profughi richiedenti asilo da parte di quattro persone” che, con falsi decreti prefettizi, li “impiegavano per gestire la sicurezza in grandi eventi, tra cui concerti di star internazionali”.

E’ quanto afferma in una nota la senatrice emiliana del Movimento 5 stelle, Maria Laura Mantovani. Che rincara: “Un comportamento irresponsabile che colpiva la dignita’ degli sfruttati e metteva a serio rischio l’incolumita’ di migliaia di persone. Gli addetti impiegati alla sicurezza, infatti, erano del tutto impreparati a svolgere queste mansioni”. Inoltre, dalle prime notizie, emerge che tra gli sfruttati “ci sarebbero stati anche pregiudicati. Sulla sicurezza di tutti i cittadini e sul controllo del territorio non dobbiamo avere alcuna incertezza. Operazioni come questa danno fiducia nelle istituzioni”, conclude Mantovani.

La Lega Nord: “E’ uno schifo, l’inchiesta diventi un monito”
“Ora speriamo che questa inchiesta del pubblico ministero della Procura di Reggio, Valentina Salvi, funga da monito per il futuro sia per gli organizzatori di eventi che per le istituzioni che non solo autorizzano i medesimi ma, come la Regione Emilia-Romagna, finanzia maxi strutture come l’Arena Campovolo che sorgera’ proprio nella nostra citta’, Reggio Emilia”.

Il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, commenta cosi’ l’inchiesta sull’impiego in nero di alcuni migranti per la security di grandi eventi come i concerti, “Che dire – aggiunge – oltre al fatto che questa vicenda e’ uno schifo? Degli irregolari, impreparati professionalmente, che magari non parlavano nemmeno l’italiano, impiegati in attivita’ ad alto rischio come quella del garantire la sicurezza di decine di migliaia di persone durante grandi eventi. E se qualcosa fosse andato storto durante quei concerti, a chi sarebbero state imputate eventuali responsabilita’: sarebbero ricadute su profughi senza volto ne’ identita’?”.