Editoriali

Festa del Tricolore, quando la bandiera divide le forze politiche

8 gennaio 2019 | 13:58
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Festa del Tricolore, quando la bandiera divide le forze politiche

Lega e Movimento 5 Stelle non vanno in piazza per omaggiare il vessillo nazionale e la partecipazione dei cittadini è sempre più scarsa

REGGIO EMILIA – Le immagini dell’ultima festa del Tricolore, senza i rappresentanti dei partiti di governo e con scarso pubblico, fanno una grande tristezza. La mancanza di pubblico è colpa, forse, di un cerimoniale troppo rigido e ripetitivo che ha stancato e, sicuramente, non giova il giorno feriale in cui si svolge la manifestazione con i reggiani che sono al lavoro. Ma è colpa, purtroppo, anche di una distanza dalla politica e dalle istituzioni che, oramai, sta prendendo piede anche nella nostra città.

Inoltre oggi, alla scarsa partecipazione si aggiunge un altro elemento altrettanto preoccupante. Ovvero che la festa del Tricolore, invece che unire, divide gli italiani e le forze politiche. E’ la prima volta che nessun esponente politico delle forze di governo partecipa in piazza alle celebrazioni del 7 gennaio.

Il fatto che si sia chiamato un esponente, seppur autorevole, ma di una forza di opposizione, come la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sicuramente non ha aiutato. Forse sarebbe stato meglio riuscire ad avere a Reggio il premier Conte o il presidente della Camera, Roberto Fico. Questo ha fatto sì che Lega Nord e M5S non fossero presenti in piazza alle celebrazioni della bandiera.

Eppure, fino a non molti anni fa, opposizione e maggioranza celebravano insieme la festa della bandiera (a parte la Lega che ha spesso snobbato l’appuntamento del Tricolore, ndr), mentre oggi è la sola opposizione a scendere in piazza per la bandiera. E questo avviene, oltretutto, in una vigilia in cui c’è stata una dura polemica fra il deputato del Carroccio, Gianluca Vinci e il sindaco di Reggio, Luca Vecchi.

Il segretario emiliano della Lega ha detto della celebrazione: “E’un comizio Pd, io non ci vado. E’ un siparietto in vista delle elezioni”. Il sindaco gli ha risposto: “Uno scivolone da parte di uno che ha sempre offeso la bandiera. Non sa cosa sono le istituzioni”. Un brutto segnale, perché sembra quasi che il vessillo nazionale divida, anziché unire gli italiani, come sarebbe auspicabile in questi tempi difficili.