Italia e mondo

Diciotti, Salvini: no al processo. Dietrofront anche da M5S

29 gennaio 2019 | 20:03
Share0
Diciotti, Salvini: no al processo. Dietrofront anche da M5S

La decisione era stata presa “nell’interesse pubblico”, quindi “va negata l’autorizzazione ai giudici”, dice il vicepremier al Corsera. Tra i 5Stelle c’è chi sottolinea la necessità di “prendere nota di questo cambiamento di opinione”. Il Pd: “Si faccia processare”

REGGIO EMILIA – Cambio di linea per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che sul caso della nave Diciotti in una lunga lettera al ‘Corriere della sera’ spiega di aver agito “nell’interesse pubblico” e perciò chiede che venga negata l’autorizzazione a procedere dalla giunta del Senato. “La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’ Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale”, evidenzia Salvini. “Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.

Una scelta che rischia di creare imbarazzo in casa M5s con i pentastellati che sembrano mettere in dubbio la linea finora sempre seguita del sì all’autorizzazione a procedere: “E’ evidente – dice a Radio Anch’io il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano – che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato… Noi M5S lavoriamo con coerenza e abbiamo sempre dato l’autorizzazione a procedere”, detto questo “Conte e Di Maio hanno detto chiaramente che sono dispostissimi a farsi processare insieme, credo che debbano essere parte del processo perchè sono scelte collegiali di tutto governo”.

Stessa linea dal ministro Danilo Toninelli: sul caso Diciotti, “abbiamo preso insieme, io, lui, il presidente del Consiglio e l’intero governo italiano del cambiamento la decisione: se processano Salvini, devono processare anche me e tutto il governo”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, a Mattino cinque, ribadendo che “la scelta è stata di tutto il governo”.

“Io adesso – dice invece ad Agorà il parlamentare M5s Emilio Carelli – non so se voteremo sì o no, perché le cose son cambiate in queste ultime ore. Ripeto, a mio parere dobbiamo aspettare quello che si diranno poi Salvini e Di Maio in queste ore”.

“Penso che – aggiunge il senatore M5S – noi dobbiamo innanzitutto prendere nota di questo cambiamento di opinione. E’ giusto e anche lecito che una persona possa cambiare opinione. Quindi Salvini chiede ora di non dare l’autorizzazione a procedere. Devo ricordare che il M5S non ha mai negato in passato l’autorizzazione a procedere. Quindi c’è una prassi del Movimento. Detto questo dobbiamo ricordare che la decisione fu collegiale, non fu solo di Salvini. Quindi Conte e Di Maio si dovrebbero ricordare di essersi associati a questa decisione e chiedere a loro volta di essere processati”.

“Salvini ha chiesto libertà di coscienza che però non è la nostra posizione – spiega la presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Sarti (M5S) -. Avete già visto quello che ha dichiarato il vicepremier Di Maio domenica sera: la nostra posizione sulle autorizzazioni a procedere credo sia risaputa”. “Poi che questo sia un caso particolare nessuno lo mette in dubbio”, “è stata una scelta condivisa anche con altri ministeri e con il governo”, aggiunge.

La presa di posizione del leader della Lega causa la reazione dell’opposizione. Il Pd con Maurizio Martina attacca via twitter: “Sequestrare persone in mare o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. È contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra la legge, ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo”.