Case popolari a misura di anziani e disabili

30 gennaio 2019 | 16:12
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Case popolari a misura di anziani e disabili

In sedici edifici il piano di Acer e Comune contro le barriere architettoniche. Sono 800 i cittadini in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio pubblico

REGGIO EMILIA – Case, spesso datate, rese piu’ accessibili ad anziani e disabili gravi con accorgimenti ad hoc, come la realizzazione di nuovi accessi agli edifici, l’installazione di rampe, di ascensori e la modifica degli spazi interni degli alloggi, piu’ rispondenti ai bisogni degli inquilini. E’ previsto a Reggio Emilia dove Comune e Acer varano un piano di abbattimento delle barriere architettoniche in 16 edifici di edilizia residenziale pubblica per un totale di 147 alloggi e un investimento complessivo di 654.000 euro.

I lavori sono suddivisi in due stralci il primo dei quali, completato entro marzo, “pesa” 333.000 euro ed e’ finanziato dalla Regione per 226.000 euro e con risorse proprie del Comune per 107.000. Il secondo stralcio- per un totale di 319.000 euro- e’ in attesa di finanziamento sempre con risorse regionali. La prima fase del programma si concentra nello specifico su 47 alloggi, dei 1774 totalmente pubblici gestiti da Acer nel capoluogo, di cui 1435 in fabbricati con oltre due piani.

A beneficiare dei lavori saranno i 412 inquilini portatori di disabilita’ che li abitano tra cui 151 non autosufficienti e 261 con gravi handicap, per i quali sono gia’ stati installati negli anni scorsi 212 ascensori. L’adeguamento degli alloggi prende inoltre le mosse dal fatto che oltre il 20% degli inquilini che vivono negli alloggi Erp del capoluogo supera i 65 anni di eta’.

Come spiega Matteo Sassi, vicesindaco di Reggio Emilia con delega al Welfare, “investiamo non solo fisicamente sugli appartamenti, ma soprattutto sulla qualita’ del vivere e delle relazioni sociali nei quartieri, per le persone che vivono negli alloggi pubblici”. Conferma il presidente dell’Acer provinciale Marco Corradi: “Abbiamo fatto davvero di tutto per non spostare famiglie che hanno vissuto in posto magari per 40 anni, consentendogli di restare dove hanno le loro relazioni di vita quotidiana, ma con condizioni di accessibilita’ completamente rinnovate”. In citta’, informa poi Corradi, “Acer gestisce 2.791 alloggi.

Con gli interventi fatti negli anni scorsi, oggi l’80% e’ stato riqualificato per migliorare le condizioni degli inquilini”. A questi si aggiungeranno nel 2019 altri 70 appartamenti dove si prevedono lavori di messa a norma per l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Sono 800 i cittadini in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio pubblico
Sono 800 i cittadini di Reggio Emilia ad oggi in graduatoria – gestita dall’ufficio Casa del Comune – per l’assegnazione di un alloggio pubblico. Alcuni sono iscritti anche da anni, ma il vicesindaco Matteo Sassi precisa che “negli ultimi 6,7 anni il numero e’ rimasto sostanzialmente stabile, in alcuni anni anzi diminuendo”. A riprova, spiega l’esponente della giunta, “che anche negli anni difficili della crisi non c’e’ stata un’esplosione dell’emergenza abitativa”.

Merito anche, spiega Sassi, “delle politiche adottate dalla nostra amministrazione che in questo mandato ha investito risorse in piani straordinari per circa tre milioni, ad esempio raddoppiando il numero degli alloggi destinati all’emergenza abitativa (sono oggi 120, ndr) e ha recuperato complessivamente circa 450 alloggi pubblici”. Anche questo, conclude il vicesindaco, “ha contribuito a mantenere sotto controllo una situazione che comunque c’e’, perche’ la crisi ha picchiato duro”.