Strage in discoteca, altri 7 indagati oltre al minorenne

10 dicembre 2018 | 18:33
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Strage in discoteca, altri 7 indagati oltre al minorenne

Bollettino medico dei feriti: 4 pazienti respirano da soli. Manager Sfera: “Accertare responsabilità. Indispensabile che dinamiche siano chiarite al più presto”

REGGIO EMILIA – “Siamo vicini alle famiglie e ci auguriamo in tutti i modi che sia fatta subito chiarezza su questa tragedia che ha sconvolto l’Italia e noi tutti. E’ indispensabile che le dinamiche siano chiarite al più presto e accertate le responsabilità”. Lo ha detto all’Ansa Shablo, il manager di Sfera Ebbasta, che era atteso per un dj set alla Lanterna Azzurra di Corinaldo la notte della tragedia in cui hanno perso la vita una mamma e cinque giovanissimi.

Oltre al minorenne, altre 7 persone sono indagate nell’inchiesta per la morte di sei persone nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. Si tratta, hanno spiegato i pm, dei tre titolari della società che gestisce la discoteca e dei quattro proprietari dell’immobile.

Intanto migliorano le condizioni di altri 4 feriti in ospedale dei 7 pazienti in codice rosso. Sono stati estubati e respirano spontaneamente. Per tre di loro le condizioni seppur stabili sono ancora critiche. La prognosi per tutti rimane riservata. Si tratta di pazienti che oltre al trauma hanno subito un periodo più o meno prolungato di asfissia le cui conseguenze andranno valutate nel tempo.

“Lo spray al peperoncino ha salvato tante donne da violenze e stupri: va usato in maniera intelligente. Chi ne abusa per quello che mi riguarda non va richiamato, ma va arrestato anche se minorenne”. Così il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ha risposto alla domanda se sia necessaria una revisione delle norme che regolano la vendita dello spray urticante.

‘Da un concerto si esce senza voce, non senza vita’ – “Da un concerto si esce senza voce, non senza vita. Il Liceo Medi ricorda Asia, Emma, Benedetta, Mattia, Daniele, Eleonora”. E’ la scritta che appare su uno striscione appeso fuori del Liceo Medi di Senigallia, frequentato da Asia Nasoni, 14 anni, una delle vittime della calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. A scuola, spiega il dirigente scolastico Daniele Sordoni, c’è una psicologa che sta lavorando con la classe frequentata da Asia, la prima B.

“Lavorava sulla dichiarazione dei diritti umani e proprio oggi avrebbe dovuto presentare un lavoro. Ma anche altre classi sono segnate da questo dramma, c’erano compagni feriti anche di altre sezioni. Oggi sono tutti vestiti di nero, faremo due minuti di silenzio, ma questo è l’inizio di un percorso anche con docenti e genitori. Sul banco di Asia abbiamo messo dei fiori bianchi, oggi i ragazzi avranno completa libertà di sfogare il proprio dolore”.