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Spataro-Salvini, lite per il tweet del ministro sui nigeriani arrestati

4 dicembre 2018 | 14:34
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Spataro-Salvini, lite per il tweet del ministro sui nigeriani arrestati

Pm: “Compromette arresti”. Il responsabile del Viminale: “Faccia il pensionato”

REGGIO EMILIA – Scontro tra il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, e il ministro degli Interni, Matteo Salvini. “Le nostre forze dell’ordine sono tra le migliori al mondo, e queste operazioni non fanno altro che confermarlo”, ha scritto Salvini sui social segnalando questa mattina che era in corso, a Torino, un’operazione di polizia contro la mafia nigeriana.

Il tweet, con cui Salvini ha annunciato che la polizia ha fermato “15 mafiosi nigeriani” ha fatto sorgere “rischi di danni al buon esito dell’operazione che è tutt’ora in corso”, attacca Spataro, in un comunicato stampa. “Ci si augura che per il futuro il ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili” o quantomeno “voglia informarsi sulla tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso”.

La ricerca degli indagati da arrestare “è ancora in corso”, sottolinea ancora Spataro. E fa presente che “la polizia giudiziaria non ha fermato ’15 mafiosi nigeriani’, ma sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di questo Ufficio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino”.

“Il provvedimento restrittivo – continua la nota del magistrato – non prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell’art. 416 bis ( associazione di stampo mafioso – ndr)”. “Coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito – precisa ancora Spataro – non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso”.

Ma non si fa attendere la controreplica del responsabile del Viminale: “Basta parole a sproposito – afferma Salvini – . Inaccettabile dire che il ministro dell’Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti. Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore capo a Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato. Se il capo della polizia mi scrive alle 7:22 informandomi di operazioni contro mafia e criminalità organizzata, come fa regolarmente, un minuto dopo mi sento libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell’ordine”.