Interventi

“Piazza del Cristo, non siamo soddisfatti”

20 dicembre 2018 | 14:38
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“Piazza del Cristo, non siamo soddisfatti”

I residenti dopo l’incontro con il sindaco: “Siamo pronti a vigilare sulle future azioni dell’amministrazione comunale che riguarderanno la mobilità e l’effettiva tutela delle categorie deboli, persone disabili, pedoni e ciclisti”

REGGIO EMILIAL’incontro di venerdì scorso del gruppo di cittadini, promotore di “Salviamo Piazza del Cristo”, col sindaco Luca Vecchi, il dirigente Massimo Magnani, la presidente di Farmacie Comunali Annalisa Rabitti, Leris Fantini del Criba ed i progettisti, gli architetti Roberta Casarini e Andrea Rinaldi si è rivelato significativo: nel corso della discussione, durata quasi tre ore, l’amministrazione comunale ha evitato ogni confronto diretto sui punti cruciali del progetto, lasciando ai soli tecnici nominati il compito di difenderne lo spirito e di ribattere gli aspetti più critici.

Questo atteggiamento degli amministratori pubblici, deliberato ed insistito, ha impedito il necessario approfondimento sulle responsabilità oggettive della committenza pubblica, compromettendo l’esito della discussione, in soluzioni vere che possano migliorare la nuova piazza Roversi. Nel corso di quasi tre ore di discussione serrata, non è emerso alcun vero progetto per il centro di Reggio, per la sua accessibilità e viabilità complessive, che giustificasse i tempi, le modalità procedurali, le scelte architettoniche gravanti sulle riqualificazioni di piazza Gioberti e di piazza Luigi Roversi. Il sindaco ha potuto chiaramente giustificare, questi affrettati lavori, solo con la fortuita disponibilità del finanziamento per i luoghi Estensi.

Come già detto più volte dal sindaco, da Piazza del Cristo transitano ogni giorno 12.000 automezzi, soprattutto diesel, programmare il rallentamento forzoso, a passo d’uomo, di dodicimila bus, auto e moto non significa ridurli di numero ma intasare la piazza ed inquinare, avvelenare l’aria. L’amministrazione immagina di rendere sicura la piazza colmandola di spigolose barriere architettoniche, di percorsi obbligati, di fatto rendendola invalicabile se non alle sue estremità.

I lavori attuali su Piazza Roversi sono stati sottoposti alle associazioni di Disabili solo dopo la sua approvazione: i percorsi guidati vengono prima annunciati, poi smentiti ed infine limitati solo al lato sud, perché a nord gli ipovedenti “potranno orientarsi con il muro di palazzo Rangone”.

Piazza del Cristo sarà disseminata di piani inclinati, con altezza massima, apparentemente variabile, la cui entità si saprà solo a fine lavori. In piazza Roversi le biciclette in transito non beneficeranno di percorsi protetti preferenziali e saranno pericolosamente in conflitto con i pedoni o peggio nella strettoia insieme a tutti gli automezzi. Piazza Roversi sarà solo un po’ meno desolante del previsto, perché un gruppo di Cittadini si è battuto per il mantenimento dei tre tassi e delle belle lagerstroemie.

A noi cittadini ci sarebbe piaciuto non vedere mai una lunghissima fontana, uno spigoloso quadrilatero, una vasca di 27 metri per 6 metri, davanti alla chiesa del Cristo, non vedere mai i cordolini bianchi di alluminio e resina, mai i marciapiedi inclinati a fantasia, mai le sedute a confetto, mai i lecci a pergola, mai la carreggiata ristretta, in cui passeranno insieme 12.000 auto, bus, camion, furgoni e tantissime migliaia di biciclette al giorno.

Avremmo voluto che si dedicasse almeno un pensiero al prezioso acciottolato antico che riposava sotto all’asfalto, per un recupero meno stralunato e più sincero della natura Estense del luogo.

L’incontro del 14 dicembre, svoltosi a tre mesi dall’apertura dei cantieri e preceduto ahinoi da numerose manifestazioni di insofferenza, non sarebbe stato necessario se i lavori previsti fossero stati presentati e discussi con la cittadinanza, in tempi e modi adeguati alla disponibilità al confronto, che da sempre è il vanto della nostra amministrazione pubblica.

Ora che ogni scelta di sindaco e giunta è stata dichiarata definitiva, dall’assetto generale di piazza Roversi, a una miriade di discutibili dettagli, noi del Comitato non possiamo ritenerci soddisfatti. Non abbiamo intenzione di starcene in silenzio a lungo, sul destino di queste piazze e siamo già pronti a vigilare anche sulle future azioni dell’amministrazione comunale che riguarderanno la mobilità e l’effettiva tutela delle categorie deboli, persone disabili, pedoni e ciclisti.